LAB TEST
Dati del telaio incordato
Lunghezza: 68,5 cm
Ovale: 100 pollici
Rigidità: 71
Profilo: 23-26-23 mm
Peso: 332 grammi
Bilanciamento: 32,5 cm
Inerzia: 327
Incordatura: 16x19
La famiglia Pure Drive è abbastanza allargata: oltre alla tradizionale 300 grammi, c’è la versione oversize da 107 pollici di ovale, la Team dal peso contenuto per ragazzi e giocatori (e giocatrici) di club che non reggono i 300 grammi e, last but not least, il modello Tour, più pesante, più agonistico, per certi versi più performante. I grammi salgono a 332 (incordata), con un bilanciamento a 32,5 centimetri che consente di mantenere un’adeguata manovrabilità, l’ovale nei classici 100 pollici e un’attitudine alla spinta niente male (327 di inerzia). Il telaio è sempre piuttosto rigido, sopra la fatidica quota di 70 RA e lo schema di incordatura da 16x19, come ormai vuole la norma. In sostanza, immaginate una Pure Drive classica più cattiva, che esalta ancor di più le rotazioni, che offre maggior controllo e precisione nelle traiettorie. Quindi, perchè non tutti optano per questa versione? Semplice, perché quei quindici grammi in più si fanno sentire e per mantenere comfort di gioco, facilità di esecuzione e spinta nei colpi, bisogna avere un braccio capace di sostenere questo maggior peso. E farlo per tre set, con le palle mezze sgonfie, le corde un po’ usurate e sulla terra outdoor, cioè nelle condizioni in cui la palla viaggia meno. Perché se si riesce a manovrare con sufficiente agio, i vantaggi dati dalla maggior stabilità all’impatto sono indubbi (soprattutto nell’offrire maggior sicurezza in fase di spinta), ma in caso contrario si finirebbe col giocare corto e leggero, col faticare nei colpi di recupero e, in defìinitiva, nel voler tornare in fretta a usare il modello da 300 grammi.
A CHI LA CONSIGLIAMO
Al giocatore agonista che vuole sfruttare al massimo spinta e rotazioni, con una base più solida rispetto alla versione Pure Drive tradizionale. La stabilità offre maggior controllo delle traiettorie ma obbliga autilizzare maggior forza per ottenere profondità e una rotazione che faccia saltare a dovere la palla
LA CORDA IDEALE
Si presuppone che chi ha optato per la versione Tour sia un buon giocatore agonista che quindi può sfruttare le caratteristiche di una corda monofilamento, incordata a tensioni basse e a patto di cambiarla dopo 10-15 ore di gioco. Sempre valida l’alternativa dell’ibrido budello (o multifilo) e monofilo.