Cosimo Mongelli
20 January 2018

A Roger Federer basta il compitino

Bastava guardare il 16-2 nei confronti diretti, o gli ultimi 17 set vinti di fila, per capire come sarebbe finito il duello fra Federer e Gasquet: lo svizzero allunga a 20 la striscia di set e conquista senza patemi la seconda settimana. Il tabellone sembra volerlo aiutare: giocherà contro Martonn Fucsovics e nei quarti ha eviterà sia Goffin sia Del Potro. Il suo vero torneo può iniziare dalla semifinale.
Era già tutto previsto. Il 16-2 nei confronti diretti e gli ultimi 17 set vinti di fila non lasciavano spazio ad altri pronostici o scenari, figurarsi a finale a sorpresa. Vince Federer, contro Richard Gasquet. Vince in tre set, con il punteggio di 6-2 7-5 6-4, nonostante la buona prestazione del francese. Tuttavia, le differenze tra i due giocatori rimangono erano e rimangono enormi, come dimostra lo spessore dei palmarés. Uno è forse il più grande incompiuto dell’ultimo ventennio, mentre l’altro dell’ultimo ventennio (e non solo) è quello che si è preso più Slam di tutti. Partita perfetta quella di Roger? No. Partita senza troppi patemi d'animo. È dall'inizio del torneo che lo svizzero viaggia a marce ridotte, senza strafare e senza eccesso alcuno, aiutato da un tabellone che per il momento di vere difficoltà non gliene ha ancora presentate. Anche in questo match Federer si è concesso il lusso della distrazione. Dopo aver passeggiato con leggiadria nel primo set vinto in soli 28 minuti, lasciando due soli giochi a Richard e conquistato il secondo giusto in tempo per evitare il tiebreak (da applausi i tre vincenti che hanno lasciato di sale il malcapitato francese), Roger si distrae proprio quando Courier è lì, pronto a subissarlo con le solite domande.
ALTRO TURNO DI LUSSO: AGLI OTTAVI C’È FUCSOVICS
Avanti 3-0 e quindi 4-1 nel terzo set, lo svizzero lascia spazio per qualche minuto alle, poche, velleità del transalpino. Che strappa anche qualche applauso al pubblico, piazzando un paio di rovesci dei suoi. Che, nemmeno troppo convinto, mette a fila tre game consecutivi e pareggia i conti. Ma non c'è verso e non c'è storia. Nemmeno impegnandosi Roger può complicare davvero questa partita. Siamo sul 4-5 e ci si mette anche la fortuna ad accelerare i tempi e a tarpare le gracili ali di Richard. Prima una risposta scheggiata sulla riga e poi il nastro sul match point e la 17 vittoria nei confronti diretti è scritta. Così come gli ottavi di finale contro una delle sorprese del torneo, l’ungherese Marton Fucsovics, ex numero uno del mondo under 18 ma fino a qualche tempo fa altro grande incompiuto. Il suo primo ottavo di finale in carriera in un torneo del Grande Slam dice che forse sta riuscendo a mantenere qualche promessa, con un tennis che Federer nell'intervista a fine partita si sforza di ricordare. Per averci ( forse) scambiato qualche palleggio in Svizzera. Roger, sempre più spensierato e sicuro di se, dice di essere pronto e di star bene, e di avere anche quelle certezze sulla propria condizione fisica che dodici mesi fa stava ancora cercando. Sin qui non ha avuto bisogno e modo di esprimersi al meglio, e le eliminazioni di Goffin e Del Potro sembrano giocare ulteriormente a suo favore.

AUSTRALIAN OPEN UOMINI - Terzo turno
Roger Federer (SUI) b. Richard Gasquet (FRA) 6-2 7-5 6-4
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