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Cosimo Mongelli
21 January 2017

Adesso Grigor non scherza più

Un sontuoso Dimitrov pialla Gasquet nella notte di Melbourne: entrano in campo appena prima delle 24, ma le 4.33 dello storico Baghdatis-Hewitt del 2008 nemmeno le avvicinano. Il bulgaro sbriga la pratica in un paio d’ore e ribadisce tutte le sue ambizioni. Agli ottavi trova Istomin: che occasione!
Sembra che Grigor Dimitrov voglia fare davvero sul serio. Il predestinato di sempre e da sempre disatteso (che ha iniziato il 2017 con la vittoria a Brisbaine) non può essere più considerato solo un outsider in questo Australian Open. L'incontro con Richard Gasquet, deve essere quello della conferma. E non solo arriva la conferma, ma una dimostrazione di forza, forma e superiorità davvero disarmanti. Una partita perfetta. Una partita iniziata quando mancavano due minuti alla mezzanotte, giusto tre minuti in più rispetto al precedente record del 2008, sempre al terzo turno, per l'incontro tra Baghdatis e Hewitt (che finì alle 4.33 di mattina). Una partita che per Grigor, dopo le titubanze iniziali, si trasforma in una vera e propria lezione di tennis. Un tennis al cospetto del quale il mal capitato Richard non riesce e non può trovare soluzioni. La sfida, la settima tra i due giocatori, si annuncia essere per palati fini. Entrambi dotati dal fato di un rovescio ad una mano da strabuzzarsi gli occhi, entrambi capaci di tirar fuori decine di conigli dal cilindro in ogni incontro. Entrambi capaci, soprattutto, di buttar via vittorie che sembrano ad un passo. I primi game sono illusori, sembra che ci possa essere partita. Dimitrov, forse assonnato dall'ora tarda, nel terzo game pensa bene di omaggiare Gasquet. Avanti 40-0, si perde in soluzioni improbabili e concede al francese una palla break. Richard non coglie la prima, ma si rifà con la seconda. E ha la possibilità di fuga. Ma Grigor s'è svegliato. Omaggiato a sua volta da un doppio fallo che gli frutta una palla break, pareggia i conti con una sublime volèe a rete e comincia a spolverare la cattedra
GRIGOR VEDE I QUARTI, MA PENSA IN GRANDE
Il bulgaro aspetta solo che sia Gasquet, a dargli una mano per salirci sopra. E la mano arriva nel nono gioco: Gasquet al servizio s'inventa tre gratuiti che più gratuiti non si può e c'è un ulteriore break per Dimitrov. La svolta della sfida arriva nel game che decide il primo set. Dimitrov al servizio si ritrova 0-40. Dopo esser stato sorpreso dalle sublimi soluzioni del francese. Ma il set non solo non si riapre, ma da qui in poi cominciano ad aumentare le distanze tra i due giocatori. Grigor chiude il parziale al quarto set point e da questo momento in poi diventa ingiocabile. Eccezion fatta per il quarto game del secondo set, dove il francese ottiene invano l'ultima palla break dell'incontro, è una vera e propria esibizione del bulgaro. Gasquet non riesce più a ottenere un punto in risposta. Non sa proprio come farglielo, il punto, nemmeno sulla diagonale di sinistra, terreno a lui tanto caro. I piedi di Dimitrov corrono troppo veloci per lui. Dopo i 50 minuti del primo set, i restanti due durano poco più di mezz'ora ciascuno, per un 6-3 6-2 6-4 anche troppo stretto. Il sipario cala quando le due sono scoccate da due minuti. Dimitrov vola agli ottavi, dove anziché Djokovic troverà il carnefice del serbo, quel Denis Istomin che si è ripetuto battendo Carreno-Busta. Per “Grisha” mai strada è stata più spianata per raggiungere i quarti, e forse qualcosa di più. Il bulgaro sembra fare sul serio. E se toglie il “sembra”, alcun traguardo gli è precluso.
 
AUSTRALIAN OPEN 2017 – Terzo turno
Grigor Dimitrov (BUL) b. Richard Gasquet (FRA) 6-3 6-2 6-4
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