I-M-P-R-E-S-S-I-O-N-A-N-T-E. Per due set, Rafa Nadal è stato ingiocabile. E dall’altra parte c’era uno di giocatori più in forma, Tomas Berdych. Nel terzo set ha salvato un set point e chiuso solo al tie-break, ma la condizione fisica e tecnica è apparsa davvero brillante. Preparate i popcorn per la semifinale più attesa.
NO PRESSURE. Andre Agassi ha parlato della differenza tra essere coach e giocatore: «Quando giocavo non avvertivo mai pressione, solo stress, perché tutto doveva essere sempre in perfetto ordine. Ora invece sento la pressione di fare la cosa giusta, di guidare un’altra persona nel fare le scelte corrette. Posso gestire la presione senza problemi ma quando arriva il momento di preparare qualcuno dal punto di vista fisico e mentale, prendo l’impegno molto seriamente». Vien da chiedersi se anche il suo nuovo pupillo, Grigor Dimitrov, la pensa allo stesso modo. Visto come ha buttato via il tie-break del tennis (e ripensando a tanti altri episodi della sua carriera, è possibile che lui, un po’ di pressione la avverta...
IL TURBO-DRITTO. Frances Tiafoe, avanti due set co tro Dimitrov, sul 4 pri, parità, ha tirato
«il dritto più veloce della storia!» (cit.Paolo Cané).
BYE BYE CRICKET. Per un periodo, Ash Barty aveva lasciato il tennis per giocare a... cricket. Che, va detto, in Australia è tra gli sport più celebri. La Barty è dotata di un talento sportivo notevole, al punto da avere ottenuto un buon handicap anche a golf, senza alcun allenamento alle spalle. È in sostanza una di quelle persone a cui riesce tutto bene quando c’è di mezzo un attrezzo e la pallina. La Sharapova, che aveva giocato un gran match per battere la Wozniacki, ha dovuto affrontare difficoltà tecniche diverse, soprattutto contro un back di rovescio da far (quasi) invidia a Robertina Vinci. Maria ha salutato Melbourne, pur lasciando l’impressione di aver ritrovato una buona condizione; e il tennis potrebbe aver trovato una bellissima protagonista.