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Marco Caldara
17 October 2017

Italia sotto il 50%, bene solo Fognini e Seppi

La scelta di preferire Stoccolma a Mosca premia all'esordio Fognini, che gioca un ottimo match contro Jaziri. Eliminato Giannessi. Alla Kremlin Cup, invece, il bilancio azzurro di giornata è 1 su 3: vince Seppi, aiutato dal ritiro di Vesely, ma cadono sia Fabbiano sia Lorenzi, che manca un match-point contro Djere. Il toscano è in crisi nera: quinto 1° turno di fila.
La scelta di Fabio Fognini di preferire l’ATP 250 di Stoccolma a quello di Mosca è molto curiosa, per almeno quattro motivi. In Russia il ligure ha sempre giocato il suo miglior tennis sui campi indoor, aveva una finale da difendere, le condizioni sono più lente rispetto alla Svezia e il livello medio del tabellone del torneo scandinavo è più alto rispetto a quello della Kremlin Cup 2017. Tuttavia, non è detto che si riveli azzeccata, come lascia ben sperare l’ottimo successo raccolto al primo turno contro il tunisino Malek Jaziri, superato per 7-5 6-1. Fabio, all’esordio nell’appuntamento svedese, è stato costretto a rincorrere nel primo set, pagando il break in apertura e osservando il rivale scappare via fino al 4-2, ma poi ha decisamente alzato il livello, trovato il giusto feeling con la superficie ed espresso un tennis efficace e molto piacevole, che gli ha permesso di ribaltare senza troppa sofferenza l’equilibrio del match. Jaziri ha un ottimo braccio, ma la condizione fisica è quella che è (“non ha idea di cosa sia il tennis, non va in palestra e non ha un allenatore, ma ha un talento incredibile”, ha detto di lui Goran Ivanisevic) e col passare dei minuti Fabio l’ha messo all’angolo, ammazzando il match con un parziale di cinque game consecutivi. Dal 5-5 del primo set è scappato sul 7-5 3-0, Jaziri non ha letto lo strappo e ha tirato i remi in barca, complice un fastidio al braccio sinistro che nelle fasi finali non gli ha più permesso di utilizzare il rovescio a due mani. Per Fabio al secondo turno ci sarà uno fra Leonardo Mayer e la wild card Elias Ymer. Già terminato, invece, il torneo di Alessandro Giannessi, sconfitto 6-0 7-5 da un Jeremy Chardy che ha fatto pesare potenza e servizio, mentre inizierà mercoledì la corsa nel tabellone principale di Simone Bolelli. Dopo due belle vittorie nelle qualificazioni, il bolognese se la vedrà con Viktor Troicki, reduce dai quarti di finale a Shanghai.
SEPPI RIDE, LORENZI PIANGE (ANCORA)
Esordio positivo nei tornei della settimana anche per Andreas Seppi, a caccia di punti per risollevare almeno parzialmente una stagione al di sotto delle aspettative. L’altoatesino, impegnato a Mosca dove nel 2012 ha vinto il suo terzo e ultimo titolo ATP, ha approfittato all’esordio del ritiro di Jiri Vesely, che ha abbandonato il campo a match ormai compromesso sul punteggio di 6-3 4-1 e servizio per l’azzurro, che dopo una partenza in salita era riuscito a raddrizzare la situazione e diventare padrone del match, contro un avversario via via sempre più provato per un problema alla gamba destra. Per Seppi una vittoria che ci voleva, dopo i dubbi sulle sue condizioni alimentati dal tentativo fallito di vincere per la terza volta il Challenger di casa a Ortisei, stoppato nei quarti di finale da Matteo Donati. Al secondo turno per l’allievo di Massimo Sartori ci sarà Philipp Kohlschreiber. Già fuori, invece, Thomas Fabbiano e Paolo Lorenzi. In mattinata il primo ha giocato un match generoso contro Damir Dzumhur, riuscendo a fargli perdere la bussola in un secondo set vinto addirittura per 6-0, ma nel terzo il bosniaco ha ritrovato la retta via, riportando l’inerzia della sfida dalla sua parte e spuntandola per 6-3 0-6 6-2. Molto più amaro il KO di Paolo Lorenzi, addirittura alla quinta sconfitta consecutiva al primo turno dopo gli ottavi a New York. Il toscano, indeciso fino all’ultimo se giocare o no in Russia, ha scelto di provarci per interrompere uno dei periodi più grigi da parecchi anni a questa parte, ed è arrivato a un solo punto dal successo contro Laslo Djere. Ma il serbo ha cancellato il match-point nel tie-break del secondo set, l’ha conquistato, e dallo 0-2 del terzo set ha vinto cinque dei successivi sei giochi, trovando l’allungo decisivo. Il simbolo delle settimane nere di Lorenzi è la racchetta sbattuta a terra dopo aver subito il break decisivo nel terzo set: un gesto non da lui, in un periodo non da lui. Al suo 2017 restano due chance per provare a riscattarsi: Basiliea e Parigi-Bercy.

ATP 250 STOCCOLMA – Primo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Malek Jaziri (TUN) 7-5 6-1
Jeremy Chardy (FRA) b. Alessandro Giannessi (ITA) 6-0 7-5

ATP 250 MOSCA – Primo turno
Andreas Seppi (ITA) b. Jiri Vesely (CZE) 6-3 4-1 ritiro
Laslo Djere (SRB) b. Paolo Lorenzi (ITA) 4-6 7-6 6-4
Damir Dzumhur (BIH) b. Thomas Fabbiano (ITA) 6-3 0-6 6-2
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