MONTEPREMI DA AUMENTARE
È importante farlo adesso perché nella prossima decade non ci saranno più i Federer, i Nadal e i Djokovic. “Ovviamente sarà diverso – dice Hogg – ma se guardiamo indietro dicevamo le stesse cose per McEnroe, Borg, Connors, Sampras e Agassi. Inoltre siamo partiti in vantaggio perché stiamo lavorando sulla nuova generazione, con personaggi come Zverev, Tsitsipas e Khachanov, giusto per citarne alcuni. Non c'è dubbio che Roger e Rafa lasceranno un buco, ma noi siamo convinti che Tsitsipas e Zverev possano diventare superstar. Il nostro compito è garantire loro massima visibilità. Per fortuna ci sono talenti che provengono da tutto il mondo”. In un contesto che sembra fortemente orientato al business, non sarà facile spuntarla per Torino. A parte le indiscrezioni (Abu Dhabi, Tokyo, alcune città cinesi, sicuramente una località tedesca), la sensazione è che la concorrenza sia agguerrita e – soprattutto – molto ricca. Inoltre non si può sottovalutare Londra. La 02 Arena è stata completata nel 2005 e vanta ben 26 tra bar e ristoranti, un cinema, e di recente si è aggiunto un centro commerciale che ospita negozi di marchi di lusso. Difficile cambiare, a meno che non sia super conveniente. E l'Asia ha disponibilità economiche quasi illimitate. Dal 2019, le WTA Finals (il Masters femminile) si giocheranno a Shenzhen, raddoppiando il montepremi da 7 a 14 milioni di dollari. In questo momento, le ATP Finals ne mettono in palio “appena” 8,5. Quasi un insulto, considerando la differenza di popolarità tra il tennis maschile e quello femminile. Difficilmente l'ATP resterà a guardare, tenendo conto che i giocatori sono sempre più avidi nelle loro rimostranze.