Altro che decima: ad Halle la festa è per Coric

Il decimo successo di Federer ad Halle deve aspettare: merito di uno splendido Borna Coric, protagonista di una settimana incredibile. "Non l'avrei nemmeno sognato", dice il 21enne di Zagabria, ma i progressi compiuti con Piatti l'hanno reso pericoloso ovunque.
A furia di tirarla, prima o poi, la corda si spezza. Ad Halle, in uno dei suoi due giardini preferiti, Roger Federer non aveva emozionato per tre incontri di fila, cancellando due match-point a Benoit Paire e poi salvando il risultato contro Ebden e Kudla, ma al primo vero incontro impegnativo della sua settimana tutti i nodi sono venuti al pettine. E così il decimo titolo del Gerry Weber Open deve aspettare, perché stavolta ad alzare al cielo il “coppone” è stato Borna Coric, protagonista inatteso in una settimana – la sua – che sulla carta sarebbe dovuta durata un solo match, il primo contro Alexander Zverev. Invece, il croato l’ha battuto e ha sfruttato la superficie meno amica del suo tennis per ribadire gli enormi progressi compiuti da quando ha scelto di affidarsi al team di Riccardo Piatti, capace di restituire al Tour un giocatore tutto nuovo, dopo che le grandi aspettative degli anni scorsi parevano un po’ svanite fra varie difficoltà e un tennis non esattamente brillantissimo. Invece Coric c’è ancora, è prossimo all’ingresso nei primi 20 del mondo (salirà al n.21) e col successo per 7-6 3-6 6-2 ai danni di Roger si è regalato la miglior settimana in carriera, confermando che la battaglia di qualche mese fa a Indian Wells non era stata per niente un caso. Ci era andato vicino, ma non ce l’aveva fatta, mentre ci è riuscito oggi, sfruttando un approccio molto soft – e un Federer tutt’altro che brillante – per regalarsi il secondo titolo in carriera. “Sull’erba non credo di avere grandi chance, ma proverò a fare il massimo”, aveva detto alla vigilia, e c’è da credere che stavolta di vincere non se l’aspettasse nemmeno lui. Magari ha iniziato a pensarci quando con 4 punti di fila ha vinto il tie-break del primo set per 8-6, dopo aver cancellato due set-point, anche se l’accelerata di Federer nella fase centrale del secondo set pareva aver stroncato tutti i suoi buoni propositi. Invece, nel terzo, Coric è stato semplicemente superiore, stoppando a 20 la striscia di successi consecutivi di Roger sui prati, negandogli il 99esimo titolo in carriera e obbligandolo a cedere di nuovo a Rafael Nadal la vetta della classifica ATP.
TERZO BIG FOUR BATTUTO DA CORIC
Federer, che fino a quel momento si era sempre aggrappato con successo al servizio, è andato completamente in tilt sul 2-2, di tennis, di testa e pure di vista, tanto da chiamare tre challenge uno via l’altro, sempre sbagliando. Un errore con lo slice di rovescio ha consegnato a Coric il suo primo break della partita (alla prima occasione utile), e da quel momento non c’è più stata battaglia. Nel braccio del croato – accompagnato in Germania dal secondo coach Kristijan Schneider – non c’è stato un briciolo di tensione, mentre Federer ha continuato a pasticciare. Dopo aver mancato due palle del 3-5 si è inventato un coraggioso serve&volley sul secondo match-point, ma ha messo in rete una comoda volèe di diritto e ha consegnato il successo al rivale, che dopo Nadal e Murray aggiunge anche Federer all’elenco dei Fab Four battuti almeno una volta. A 21 anni è roba per pochi. “Non avrei mai nemmeno sognato un risultato così – ha detto Coric – e sono veramente sorpreso. Battere Federer è la sensazione più incredibile che si possa provare. Da piccolo, a casa, guardavo i suoi incontri insieme alla mia famiglia, e per me era già qualcosa di speciale poterlo affrontare. Averlo battuto rende tutto ancora più importante. Ho servito davvero bene per tutta la settimana, e questo mi ha permesso di giocare con maggiore tranquillità. Ho fatto dei grandi progressi sull’erba, e questo mi dà tanta fiducia in vista di Wimbledon”. Per Federer, invece, una battuta d’arresto che tutto sommato non deve preoccupare particolarmente. Dopo il buon tennis mostrato a Stoccarda, al Gerry Weber Open lo svizzero ha faticato fin dall’inizio a trovare il ritmo giusto, riuscendo ad arrivare in fondo grazie al tabellone e al cognome. La stanchezza accumulata alla Mercedes Cup, dopo quasi tre mesi di stop, si è fatta sentire, ma la settimana che lo separa da Wimbledon dovrebbe essere sufficiente per presentarsi ai Championships al top della condizione.

ATP 500 HALLE – Finale
Borna Coric (CRO) b. Roger Federer (SUI) 7-6 3-6 6-2
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