Marco Caldara
01 March 2018

Fognini, è il momento di spingere

A Fognini bastano 68 minuti per regalarsi i quarti a San Paolo: l'azzurro rimedia in fretta a un avvio non brillantissimo, e con un parziale di sette game di fila spezza i sogni del portoghese Joao Domingues, proveniente dalle qualificazioni. Venerdì i quarti contro Garcia-Lopez: per tornare a parlare di best ranking serve raccogliere più punti possibile.
Di recente, Fabio Fognini ha fatto sapere che quella del 2018 potrebbe essere la sua ultima trasferta in Sudamerica per la “Gira” di inizio anno, perché ha capito (un po’ tardi?) che il suo tennis funziona altrettanto bene anche sulle superfici veloci, quindi ha l’intenzione di provare nuove strade. Una scelta che può offrirgli uno stimolo in più per lasciare il segno un’ultima volta. Una giornata storta gli è costata una finale a Rio De Janeiro che era nelle sue corde, ma il tennis regala una nuova chance quasi ogni settimana, e il numero uno azzurro – fresco di ritorno fra i primi 20 del mondo a oltre tre anni dall’ultima volta – ne ha una interessante all’ATP 250 di San Paolo, dove la seconda testa di serie gli ha offerto un bye al primo turno. Sulla terra al coperto del Ginasio do Ibirapuera, tornato a ospitare il Brasil Open dopo le due edizioni outdoor all’Esporte Clube Pinheiros, il 30enne di Arma di Taggia ha esordito con un buon successo contro il qualificato portoghese Joao Domingues, battuto per 7-5 6-1. Fognini ha incontrato qualche difficoltà solo nel primo set, pagando una partenza lentissima che in una ventina di minuti ha regalato il 4-1 al numero 192 del mondo, ma quando Fabio ha ingranato c’è stata ben poca battaglia. L’avversario, al suo secondo torneo ATP in carriera a livello di main draw (bravo a superare il primo turno in entrambe le occasioni), ha mostrato chiari limiti dal punto di vista tecnico, e non appena il tennis di Fabio ha iniziato a girare ha faticato a reggere il pressing dell’azzurro, andando spesso fuori giri e trovandosi costretto a cercare soluzioni che potessero permettergli di accorciare lo scambio. Un rischio che non ha pagato affatto, finendo per rendere ancora più facile il compito di Fognini.
QUARTI DI FINALE CONTRO GARCIA-LOPEZ
All’azzurro è bastato ridurre gli errori e metterci un pizzico di attenzione per rovesciare completamente la partita. Dall’1-4 ha recuperato sul 4-4, e il break che non gli è riuscito nel nono game, più per meriti del portoghese che per colpe sue, è arrivato sul 5-5, sigillato da uno splendido passante col rovescio incrociato. È stato il suo modo per dire all’avversario che la partita era finita lì, ed è diventato il prologo di una ventina di minuti abbondanti di dominio a tutto campo. Fognini ha infilato un parziale di sette game consecutivi, e le statistiche dicono che dal 30-30 del decimo game ha vinto 24 dei successivi 28 punti, chiudendo il primo set e scappando rapidamente sul 4-0 nel secondo. Un dato che basta e avanza per quantificare la superiorità vista sul Centre Court, dove l’azzurro farà il suo ritorno venerdì, per affrontare nei quarti di finale Guillermo Garcia-Lopez, a segno a sorpresa sul campione del 2014 Federico Delbonis. Dopo un periodo di appannamento che nel 2017 l’ha costretto a tornare a giocare i tornei Challenger, il 34enne di La Roda ha recuperato una buona condizione, e in passato ha saputo spesso mettere in difficoltà l’azzurro, battendolo in tre dei sette precedenti, compreso quello dolorosissimo del 2016 agli Internazionali d’Italia. Segno che il compito di Fognini non sarà semplice, ma in questo momento l’azzurro è superiore ed è un buon momento per dimostrarlo, e aumentare il bottino di punti da imbarcare sull’aereo di ritorno dal Sudamerica. Dalle sue parti la classifica è piuttosto corta, tanto che quel best ranking che solo qualche mese fa sembrava un capitolo chiuso oggi dista 330 punti, praticamente quelli che avrebbe raccolto a Rio De Janeiro con un paio di vittorie in più. È doveroso ricordare che a Miami ci sarà da difendere una semifinale, quindi i calcoli potrebbero cambiare in fretta, ma arrivare in fondo a San Paolo sarebbe comunque un bel modo per mettersi al riparo da certi rischi.

ATP 250 SAN PAOLO – Secondo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Joao Domingues (POR) 7-5 6-1
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