Statistiche web
Marco Caldara
02 March 2017

I derby sono sempre di Fabio Fognini

Primo quarto di finale del 2017 per Fabio Fognini, che a suon di derby centra il traguardo al Brasil Open di San Paolo. Dopo aver fatto fuori Cecchinato, l’azzurro vince con due tie-break un derby ligure con Giannessi che lascia buone indicazioni per entrambi. Quarto di finale con Carreno-Busta: Fognini ha un sassolino nella scarpa da qualche mese…
Escludendo un paio di match viziati da problemi di natura fisica, bisogna tornare addirittura al 2010 per trovare un derby perso da Fabio Fognini. Agli ottavi dell’ATP 500 di Amburgo il tennista ligure si arrese ad Andreas Seppi, poi da allora ha vinto diciassette sfide tricolori su diciannove. Un filotto macchiato da un ritiro in una sfida a Barcellona contro Simone Vagnozzi e dal KO dello scorso anno a Monte Carlo contro Paolo Lorenzi, quando al rientro dallo stop per problemi al costato crollò fisicamente dopo solo un set. Per il resto, il messaggio è chiaro: quando sta bene vince lui. Un trend confermato al Brasil Open di San Paolo, che gli ha appena consegnato il primo quarto di finale della stagione. Dopo il successo all’esordio contro Marco Cecchinato, Fognini ha fatto il bis nel derby ligure contro Alessandro Giannessi, sconfitto con due tie-break a pochi secondi dallo scoccare delle due ore di gioco. Un punteggio, e una durata, sinonimi di un duello impegnativo, finito nelle mani del giocatore più forte ma interpretato alla grande anche dallo spezzino, che sta dimostrando a più riprese una crescita che – toccando ferro – dovrebbe portarlo a breve fra i primi 100. Resta qualche difficoltà dal lato del rovescio (comunque migliorato), ma tutto ciò che ci sta attorno infonde grande fiducia, anche perché i risultati stanno arrivando. La scelta di farsi un mese in Sudamerica, pur dovendo quasi sempre giocare le qualificazioni, gli ha fruttato 64 punti ATP che gli permetteranno di ritoccare sensibilmente il suo best ranking, arrivando al numero 120. Ne avrebbe raccolto qualcuno in più se non avesse perso all’esordio a Quito e (soprattutto) a Rio de Janeiro, ma pazienza: la classifica conta, ma conta anche la consapevolezza nei propri mezzi, e gli ultimi tornei non hanno fatto altro che rafforzarla. Di questo passo i tanto attesi Top-100 arriveranno, senza fretta.
FOGNINI PERFETTO NEI TIE-BREAK
Come racconta il punteggio, la differenza l’hanno fatta i due tie-break, nei quali Fognini è stato bravissimo a far valere la differenza di categoria. È superiore, ha provato a regalare il meno possibile e tanto gli è bastato per chiudere in due set, evitando di sprecare troppe energie in un clima particolarmente umido. Anche se il punteggio è identico, i due sono stati abbastanza diversi: nel primo è stato Fognini a comandare la danze, calando solo quando è andato a servire per il set sul 5-4 grazie al primo break del match, mentre nel secondo set ha giocato meglio Giannessi. È andato avanti 2-1 e servizio, si è subito lasciato riprendere, ma poi si è costruito numerose chance, tanto che forse avrebbe meritato qualcosina in più. Ma va dato il merito a Fognini di essersi sempre difeso bene: la presenza di un connazionale (e grande amico) dall’altra parte della rete l’ha aiutato a rimanere più calmo del solito, e i risultati si sono visti quando è stato il momento di stringere i denti. Ha salvato una palla-break nel quinto game, due nel settimo, e anche se il tentativo di allungo definitivo sul 6-5 è stato stoppato dallo show di Giannessi, autore di tre punti splendidi una via l’altro, il numero 2 azzurro non ha abbassato la guardia. Ha aperto il tie-break con un ace, con un gran diritto ha forzato l’avversario all’errore sul 3-2 e poi è scappato via, conquistando i quarti di finale. Prima di archiviare come deludente la sua trasferta sudamericana, c’è ancora il tempo per fare qualcosa di buono, a partire dal quarto di finale contro Pablo Carreno Busta, in grande forma e finalista a Rio de Janeiro ma alla portata dell’azzurro, che ha anche un conto aperto col rivale dalla finale persa nel 2016 a Mosca. Durante la premiazione il ligure scherzò con un filo di polemica su un medical time out dello spagnolo, che durante il secondo set si accasciò a terra per un crampo al polpaccio, salvo poi rientrare in campo e vincere l’incontro. Fognini – anche se il problema era reale – non la prese bene. Quattro mesi dopo c'è l’occasione perfetta per vendicarsi.

ATP 250 SAN PAOLO – Secondo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Alessandro Giannessi (ITA) 7-6 7-6
© RIPRODUZIONE RISERVATA