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Marco Caldara
16 October 2018

Seppi va: Mosca è un torneo "amico"

La Kremlin Cup di Mosca, dove ha vinto nel 2012 il suo terzo e ultimo titolo ATP, si conferma un torneo favorevole ad Andreas Seppi. All'esordio in Russia l'altoatesino vince una buona partita contro Martin Klizan, che gli aveva strappato l'ultima testa di serie, e si apre il tabellone. La strada è lunga, ma una semifinale è sicuramente alla portata.
Nella classifica ATP di questa settimana Andreas Seppi precede Martin Klizan di una posizione, ma fino a domenica era davanti lo slovacco, che in virtù di qualche punto in più ha soffiato all’altoatesino l’ottava e ultima testa di serie per l’ATP 250 di Mosca. Un intreccio diventato ancora più curioso perché l’urna della Kremlin Cup li ha messi uno di fronte all’altro al primo turno, dando la possibilità all’allievo di Massimo Sartori di vendicarsi del “torto” subito. Una chance che Seppi ha colto al volo, grazie a un brillante successo per 6-1 7-6 che l’ha spedito al secondo round di un torneo che gli piace particolarmente. Nelle ultime quattro partecipazioni nel classico appuntamento della capitale russa Andreas ha sempre raggiunto almeno i quarti di finale, ma soprattutto ha vinto proprio a Mosca il suo ultimo titolo ATP, sei anni fa, quando nella finale contro Thomaz Bellucci rimontò uno svantaggio di 6-3 5-3, diventando il primo (e sin qui unico) italiano capace di vincere tre titoli nel Tour su tre superfici diverse. Da allora non ha più trovato la continuità necessaria per aggiungere un altro successo al suo palmarès, ma il 2018 l’ha rilanciato fra i primi 50 del mondo, dandogli tante delle risposte cercate invano nelle scorse due stagioni, e non è detto che Seppi possa fare ancora meglio. Dando una sbirciata al tabellone, la terza semifinale dell’anno sembra alla portata: al secondo turno per Seppi ci sarà uno fra Pierre-Hugues Herbert e il qualificato kazako Alexander Bublik, mentre la testa di serie designata per occupare l’altro posto ai quarti di finale è Filip Krajinovic, incapace quest’anno di confermare l’incredibile finale colta sul finire del 2017 a Parigi-Bercy.
ORDINE CONTRO DISORDINE
Contro Klizan l’azzurro ha giocato un buon match, confermando il suo buon feeling coi palazzetti europei e approfittando degli alti e bassi di un rivale capace sì di giocare ad altissimi livelli, ma anche di perdersi in un bicchier d’acqua. È ciò che è successo nel primo set: è andato in difficoltà già nel terzo game e ha raccolto le briciole, trovandosi in fretta costretto a ripartire da zero. Un break sull’1-1 del secondo set, dopo un consulto con fisioterapista fra primo e secondo parziale, sembrava poterlo rilanciare, ma non c’è stato verso. Seppi l’ha ripreso in fretta, ha continuato a giocare un tennis più ordinato e con un nuovo strappo nell’ottavo gioco si è garantito la possibilità di servire per chiudere i conti, contro un avversario sempre più scoraggiato. Tuttavia, proprio la certezza di non aver più nulla da perdere ha permesso a Klizan di lasciare andare il braccio, indovinare un paio di game e guadagnarsi prima il 5-5 e poi il tie-break, con tanto di match-point cancellato sul 5-6. È stato il primo di una serie di ben quattro, perché dopo essere fuggito sul 6-3 al tie-break Seppi si è lasciato rimontare un’altra volta, perdendo tre punti di fila e trovandosi costretto a un cambio campo che avrebbe evitato più che volentieri. Ma non si è lasciato perdere dal panico: con un servizio vincente si è guadagnato una quinta palla del match, e un errore di Klizan gli ha finalmente consegnato il successo, il secondo di un post Us Open un po’ al di sotto delle aspettative. Ma come detto c’è ancora tutto il tempo per rialzare la testa e chiudere l’anno in bellezza, con l’aiuto di un torneo “amico”.

ATP 250 MOSCA - Primo turno
Andreas Seppi (ITA) b. Martin Klizan (SVK) 6-1 7-6
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