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Marco Caldara
20 October 2017

Seppi mastica amaro, ma si può accontentare

Termina ai quarti di finale la corsa di Andreas Seppi alla Kremlin Cup di Mosca, dove nel 2012 vinse il torneo. L'altoatesino se la gioca alla pari per due ore con Damir Dzumhur, ma basta un brutto game nel terzo per costargli l'eliminazione. La semifinale non era impossibile, ma la forma è quella che è. Al suo 2017 dovrebbero restare tre tornei: Vienna e i Challenger di Bratislava e Brescia.
Peccato. In un periodo in cui il tennis di Andreas Seppi sembra funzionare meno bene del solito, come dimostrato dalla sconfitta nei quarti di finale al Challenger di Ortisei, una semifinale alla Kremlin Cup di Mosca sarebbe stata il risultato ideale per tirare un bel sospiro di sollievo, specialmente con la stagione ormai agli sgoccioli. Invece, dopo le buone vittorie contro Vesely e Kohlschreiber, l’altoatesino si è arreso per 4-6 6-2 6-4 al bosniaco Damir Dzumhur, che in Russia sta diventando l’incubo dei giocatori italiani. Il mese scorso a San Pietroburgo aveva fatto fuori Paolo Lorenzi al primo turno e Fabio Fognini in finale, conquistando il suo primo titolo nel Tour, mentre quattro settimane più tardi è stata prima la volta di Thomas Fabbiano e poi di Andreas Seppi, che quest’anno aveva vinto entrambi i precedenti, sul veloce indoor di Sofia e sulla terra di Lione. Il problema è che da allora Dzumhur ha compiuto un importante salto di qualità, arrivando a ridosso dei primi 30 e (almeno) in semifinale negli ultimi cinque ATP 250 disputati, mentre Andreas non è lo stesso che la Kremlin Cup l’ha vinta cinque anni fa, e sul Campo 1 la differenza di fiducia si è vista tutta. La trama del match è stata la stessa dei confronti dei mesi scorsi, come è normale che sia, visto che lo stile di gioco dei due non è cambiato nel giro di pochi mesi. Seppi ha sfruttato la possibilità data dal tennis del rivale di manovrare il gioco con pazienza, senza prendersi rischi, o inventarsi chissà quali soluzioni, ma il compito di spezzare l’equilibrio nei match lottati spetta spesso anche alle sensazioni, alla convinzione e alla capacità di non abbassare mai la guardia. Tutte cose che dipendono anche dai risultati.
ANCORA TRE TORNEI NEL 2017
Dzumhur non è un mostro di simpatia, ha spesso un body language negativo e su un campo senza occhio di falco ha passato parecchio tempo a lamentarsi sul giudice di sedia, ma poi quando è il momento di andare a vincere la partita sa come comportarsi. Si era già visto al primo turno contro Fabbiano, capace di rifilargli un bagel nel secondo set ma poi messo all’angolo non appena il 25enne di Sarajevo ci ha messo di nuovo la giusta attenzione, ed è successo anche contro Seppi. Dzumhur si è lasciato scappare il primo set senza un vero perché, restituendo quasi subito il break che Seppi gli ha consegnato in apertura e poi commettendo due errori gravi nel decimo game, quando serviva per restare nel set. Tuttavia, il secondo segnale di debolezza di Seppi non è stato perdonato, con un secondo set dominato in lungo e in largo, e nemmeno il terzo, nel set decisivo. Se la solo giocata alla pari fino al 4-4, senza l’ombra di una palla-break e con Seppi che in un paio di frangenti avrebbe potuto fare qualcosina in più, ma non appena l’azzurro ha regalato un paio di punti sul 4-4, il match è finito. Dzumhur ha letto il momento e si è limitato a non sbagliare, Seppi invece ha giocato un punto peggio dell’altro, ha consegnato il break con un diritto anomalo largo e nell’ultimo game non è riuscito a mordere, arrendendosi dopo un’ora e 49 minuti. Resta un po’ di amaro in bocca perché la semifinale non era impossibile, ma ci si può accontentare: un quarto a livello ATP non si vedeva da fine giugno. Seppi si è garantito la possibilità di chiudere per il tredicesimo anno di fila fra i top-100, e quest’anno rimanderà di qualche settimana la consueta infiltrazione all’anca di fine stagione. Vuol dire che dovrebbe giocare per altre tre settimane: l’agenda prevede le qualificazioni all’ATP 500 di Vienna e i tornei Challenger di Bratislava e Brescia. Non è iscritto, invece, a Parigi-Bercy.

ATP 250 Mosca – Quarti di finale
Damir Dzumhur (BIH) b. Andreas Seppi (ITA) 4-6 6-2 6-4
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