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Cosimo Mongelli
24 September 2017

La favola silenziosa di Peter Gojowczyk

Al Moselle Open di Metz si completa col lieto fine la settimana da sogno di Peter Gojowczyk: il tedesco, partito dalle qualificazioni, approfitta del solito Benoit Paire, che un giorno fa e l’altro disfa, e conquista il primo titolo ATP in carriera. Il francese resiste solo nel primo set, poi sparisce dal campo. E non riesce a trattenere le lacrime.
Tanto tuonò che... alla fine vinse. Peter Gojowczyk corona la sua splendida settimana al Moselle Open di Metz regalandosi il primo successo ATP. Un 7-5 6-2 anche più facile e semplice di quel che racconti il punteggio, al cospetto di Benoit Paire, idolo di casa, favorito d'obbligo alla vigilia dell'incontro, e che pareva destinato, finalmente, a mettere le mani su un trofeo dopo due anni dal primo e unico in carriera, a Bastad nel 2015. E invece si conferma e palesa, nel male, in tutta la sua essenza tennistica. Il francese, reduce da una settimana pressoché perfetta, con poche ombre e moltissime luci di talento e bel tennis, ha opposto resistenza solo fino all'epilogo del primo set, per poi sparire dal campo tra errori e orrori di ogni sorta. Meritatissimo, il successo del tedesco numero 95 del mondo, e partito dalle qualificazioni. Ottimo al servizio e in grado di muoversi bene e comandare spesso il gioco. L'incontro, dopo che i primi game sono scivolati via senza occasioni di sorta, ha il suo punto di non ritorno sul 5-5. Al termine di uno scambio durissimo, Benoit Paire mette in rete un rovescio lungo linea. Arriva il break, per il tedesco. E dall'altra parte della rete la luce si spegne.
NEL POSTO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO
Il secondo set, con Peter che in un niente si porta avanti sul 4-0, è solo una parentesi. Paire è incapace di tirarsi fuori dal baratro. Sembra spaesato e rassegnato. Il tedesco, impassibile come mai accadutogli in carriera, mantiene alta la sua percentuale al servizio e chiude, in poco più di un'ora. E la sua esultanza, davvero sobria e contenuta per essere il suggello al primo trionfo nel circuito ATP, rende ancora più amara l'atmosfera. Il pubblico omaggia il vincitore, ma la delusione si taglia a fette. Benoit non riesce a contenere le lacrime di rammarico. “Prenderò quel di positivo che mi ha portato questa settimana”, le sue parole, prima di congedarsi. Per Peter Gojowcyk, una vittoria tanto inattesa quando forse irripetibile. Sarà numero 66 al mondo, da lunedì. Inutile sbilanciarsi su quale possa essere il futuro, del 28enne tedesco. Capitato nel posto giusto contro gli avversari giusti. Ancora meno chiaro quali possano essere le velleità di rivalsa di Benoit. Era tutto apparecchiato, per il suo secondo trofeo da sollevare. C'era tutto in suo favore, c'erano tutti dalla sua parte. E sta diventando oramai insapore, l'amaro in bocca per un giocatore che per estro e fantasia potrebbe tranquillamente veleggiare a ridosso dei primi 10 del mondo.

ATP 250 METZ - Finale
Peter Gojowczyk (GER) b. Benoit Paire (FRA) 7-5 6-2
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