Alti e bassi sulle Alpi, ma Fognini c'è

Fallita la difesa del titolo del Croatia Open di Umag, Fabio Fognini ci riprova sulla terra svizzera di Gstaad, dove gli organizzatori hanno accolto la sua richiesta di wild card. L'azzurro parte battendo in rimonta lo slovacco Norbert Gombos e si giocherà un posto in semifinale con Ernests Gulbis, a segno su Lorenzi.
Gli alti e bassi non mancano mai, ma quando il punteggio finale dà ragione a Fabio Fognini il resto può anche passare in secondo piano. È più o meno ciò che è successo nel suo match d’esordio al Swiss Open di Gstaad, dove gli organizzatori hanno accolto la sua richiesta di wild card, e il ligure si è presentato superando per 1-6 6-4 6-3 lo slovacco Norbert Gombos, in un match iniziato male e proseguito senza un filo di continuità, ma comunque sufficiente a portare il numero uno azzurro ai quarti di finale. È il vantaggio di poter godere di una delle prime quattro testa di serie negli ATP 250: si può iniziare un torneo al giovedì, e basta una vittoria per entrare fra i migliori otto. Un lusso che l’azzurro ha parzialmente gettato al vento a Umag, perdendo un match che poteva vincere contro Andrey Rublev (anche se poi sappiamo come è andata…) ma può provare a sfruttare di nuovo ad appena sette giorni di distanza. Le condizioni di gioco trovate sulle Alpi svizzere, a oltre 1.000 metri sul livello del mare, sono completamente diverse rispetto a quelle della Croazia, ma sotto i piedi c’è comunque la terra battuta, che – malgrado i progressi mostrati su cemento ed erba – resta comunque la superficie più favorevole all’azzurro. Dopo un avvio da incubo, subito 0-5 e con due set-point salvati per evitare il bagel, Fabio ha piano piano trovato il suo tennis, dando i primi segnali allungando sul 3-1 nel secondo. Si è lasciato riprendere, ma tanto è bastato per spostare l’equilibrio dalla sua parte. Dal 4-4 del secondo set Fabio ha vinto sei dei successivi sette giochi, trovando l’allungo decisivo per staccare il 26enne slovacco, in partita fino alla fine ma mai in grado di ricucire lo strappo.
SFIDERÀ GULBIS, “KILLER” DI LORENZI
Dopo aver perso oltre 200 punti con l’eliminazione nei quarti al Croatia Open, dove difendeva il successo di dodici mesi prima, Fognini ha subito l’occasione per recuperare terreno in classifica, e mettere al riparo il suo posto fra le 32 teste di serie dello Us Open. Il suo prossimo problema si chiama Ernests Gulbis, che battendo Juan Martin Del Potro a Wimbledon ha ritrovato la voglia di competere dopo un paio di stagioni decisamente opache, e in Svizzera ha ritrovato un quarto di finale nel Tour che gli mancava addirittura dall’ottobre del 2015, quasi due anni fa! Scivolato al numero 313 del mondo, l’ex top-10 di Riga non ha disimparato come giocare ad alti livelli, confermando un talento che, se abbinato alla continuità, gli avrebbe permesso di stare per parecchi anni fra i primi del mondo. Dopo il buon successo ottenuto all’esordio contro Daniel Brands (colui che nel 2013 nel torneo svizzero eliminò niente meno che Roger Federer), oggi il lettone ha vinto una battaglia furibonda contro Paolo Lorenzi, chiusa con il punteggio di 7-6 3-6 6-4 dopo 2 ore e 39 minuti. Per dare il polso dell’equilibrio visto sul campo centrale intitolato a Roy Emerson basta un dato: Gulbis ha concesso una sola palla-break in tutto l’incontro, perdendo la battuta in uno sciagurato quarto game del secondo set, macchiato da ben tre doppi falli. Lorenzi, invece, ha cancellato 10 delle 11 palle-break concesse ma non l’ultima, proprio sul 5-4 al terzo, quando un rimbalzo beffardo su una risposta profonda di Gulbis gli è costato l’errore del KO. Un peccato per lui, che ha negato all’Italia un derby tricolore nei quarti di finale, ma una buona notizia per il pubblico: Fognini-Gulbis non può essere una partita banale.

ATP 250 GSTAAD – Secondo turno
Fabio Fognini (ITA) b. Norbert Gombos (SVK) 1-6 6-4 6-3
Ernests Gulbis (LAT) b. Paolo Lorenzi (ITA) 7-6 3-6 6-4

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