Marco Caldara
27 April 2017

Lorenzi aspetta Fognini... ma trova Kuznetsov

Niente derby italiano nei quarti di finale del nuovo ATP 250 di Budapest. Paolo Lorenzi fa il suo battendo in tre set un buon Sergiy Stakhovsky, mentre Fabio Fognini scherza troppo col fuoco contro Andrey Kuznetsov, e finisce per arrendersi al tie-break del terzo set. Sarà il russo a contendere a Lorenzi la sua quinta semifinale ATP.
L’appuntamento era già fissato, scritto a matita da Paolo Lorenzi in attesa di essere ricalcato dalla penna di Fabio Fognini. Invece al nuovo Gazprom Hungarian Open di Budapest, nato dalle ceneri dello storico torneo di Bucarest e capace (a occhio) di offrire standard migliori, non ci sarà alcun derby azzurro vista semifinale, perché il torneo del numero uno d’Italia è durato un solo match. La wild card ricevuta in extremis dagli organizzatori – che ci hanno provato fino alla fine con Murray, ma il britannico è andato a Barcellona – gli aveva regalato la terza testa di serie, un bye e pure un tabellone molto interessante, ma il ligure ha vanificato tutto arrendendosi per 6-3 3-6 7-6 al russo Andrey Kuznetsov, al termine del classico match alla Fognini. Sul 6-3 3-1 (e 15-40 al servizio) l’aveva praticamente perso, poi si è svegliato, ha finalmente iniziato a fare gioco col diritto e sono venuti a galla i veri valori dei due contendenti, che gli hanno permesso di vincere otto dei successivi nove giochi e volare 3-1 al terzo. Sembrava fatta, o forse lo era già, contro un rivale sempre più falloso e scoraggiato per l’occasione andata in fumo nel secondo set. Bastava dargli il colpo di grazia – e di occasioni ne sono passate – e Fognini poteva già iniziare a pensare a Lorenzi. E invece, forse convinto che potesse bastare così, ha scherzato un po’ troppo col fuoco. Prima ha mancato due palle per salire 4-1 e servizio, e poi ha iniziato ad arrancare. Sul 3-2 si è salvato da 0-30, sul 4-3 ha cancellato una palla-break con servizio e diritto, mentre sul 5-4 non è più riuscito a difendersi. Kuznetsov è tornato in partita, ha ripreso a colpire forte col rovescio (uno dei più veloci del Tour) ed è andato a prendersi il successo nel tie-break. Approfittando di un Fognini nervoso, dallo 0-1 ha infilato quattro punti di fila e tanto gli è bastato per chiudere e conquistare il secondo quarto di finale della stagione.
Il KO di Fognini lascia tanto amaro in bocca, sia per come è arrivato sia perché ha fatto sfumare un derby che avrebbe garantito all’Italia almeno un semifinalista, ma per Paolo Lorenzi non è una cattiva notizia. Visto il rendimento di Fognini nelle sfide tricolori, che dal 2010 l’hanno visto vincere sempre a parte un paio di casi nei quali non era al 100% (compreso il duello dello scorso anno con Lorenzi a Monte Carlo), è meglio trovarsi di fronte Kuznetsov, comunque pericoloso ma più facile da imbrigliare nel tennis del toscano, oggi a segno per 6-4 3-6 6-3 contro Sergiy Stakhovsky, entrato in tabellone come lucky loser e poi doppiamente fortunato ad approfittare del ritiro di Florian Mayer nel corso del secondo set. Malgrado il suo tennis d’attacco si adatti molto meglio alle superfici veloci, l’ucraino ha tenuto in campo l’azzurro per oltre due ore, in un match tanto combattuto quanto avaro di break. Ce n’è stato solamente uno per set, e per fortuna di Lorenzi l’ultimo l’ha trovato lui, scappando subito sul 3-0 nel parziale decisivo grazie a un terribile smash del rivale, spedito in rete da pochi passi. Così, mentre Fognini cercherà la prima vittoria della stagione sulla terra solo a Madrid (dove al suo fianco tornerà Franco Davin), e Andreas Seppi ne ha ottenuta giusto una a Barcellona, “Paolino” è già a quota cinque incontri vinti, e andrà a caccia della seconda semifinale del suo 2017. A livello ATP ne ha giocate solamente quattro: un dato che la dice lunga sulla portata del risultato che lo attende. Negli ultimi anni, la sua splendida crescita ci ha insegnato che molto raramente perde contro avversari di livello inferiore al suo. Kuznetsov lo è, e lui ha sia le qualità per farlo giocare male, rallentando il ritmo, sia l’intelligenza tattica per fargli colpire meno rovesci possibili. Fognini non ci è riuscito, e ne ha pagato le conseguenze.

ATP 250 BUDAPEST – Secondo turno
Paolo Lorenzi (ITA) b. Sergiy Stakhovsky (UKR) 6-4 3-6 6-3
Andrey Kuznetsov (RUS) b. Fabio Fognini (ITA) 6-3 3-6 7-6

GLI HIGHLIGHTS DI FOGNINI-KUZNETSOV
GLI HIGHLIGHTS DI LORENZI-STAKHOVSKY
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