Fino a poche stagioni fa il Dubai Duty Free Tennis Championships era uno degli ATP 500 più ambiti del calendario, grazie anche a un prize money secondo – nella categoria – solo a quello del China Open di Pechino. Poi,
la crescita esponenziale dell’Abierto Mexicano Telcel di Acapulco, passato al cemento nel 2014 e agevolato dalla vicinanza geografica e temporale col Masters 1000 di Indian Wells, ha spostato completamente gli equilibri
, togliendo appeal all’appuntamento degli Emirati. La differenza è diventata lampante nelle ultime due stagioni: nell’affascinante città messicana si sono presentati sei top-10 sia nel 2017 sia nel 2018, mentre
lo scorso marzo all’Aviation Club di Dubai, malgrado un montepremi quasi doppio rispetto all’evento “concorrente” c’erano appena due top-20, Grigor Dimitrov e Lucas Pouille. Una situazione che avrebbe messo in ginocchio parecchi organizzatori, mentre pare non aver creato grossi problemi ai vertici della Dubai Duty Free, proprietaria sia del torneo ATP sia dell’evento WTA in programma la settimana successiva, capeggiati dal direttore degli eventi, Salah Tahlak.
Qest’ultimo ha promesso che dal 2019 il suo torneo vivrà una rinascita, ed è andato personalmente sia alle ATP Finals di Londra sia all’evento Next Gen di Milano per parlare con gli agenti dei giocatori più importanti. “
Non farò nomi – ha spiegato –,
ma già da mesi siamo in contatti con numerosi big del circuito. Le trattative sono già a buon punto, e ci auguriamo di poter confermare le prime star entro la fine del 2018. Quest’anno siamo stati un po’ sfortunati, e per varie ragioni abbiamo perso alcuni top player, ma non ripeteremo gli stessi errori”.