Tomas Berdych: "Federer è un'icona più grande di Nadal"

Tomas Berdych: "Federer è un'icona più grande di Nadal"

L'ex tennista ceco non ha dubbi su chi sia il più grande fra i Big Three

Legends Team Cup, Dubai ospiterà le fasi finali dal 9 al 12 novembre

Legends Team Cup, Dubai ospiterà le fasi finali dal 9 al 12 novembre

Tsonga, Hewitt e Berdych saranno tra i partecipanti al nuovo format a squadre in cui si affrontano le più grandi leggende del tennis

Tomas Berdych: "Djokovic sta diventando più fragile. Il prossimo anno avrà più difficoltà "

Tomas Berdych: "Djokovic sta diventando più fragile. Il prossimo anno avrà più difficoltà "

L'opinione dell'ex numero 4 al mondo sulla prossima stagione di Novak Djokovic e su chi potrà impensierirlo

Tomas Berdych giocherà l'ATP Champions Tour: "Mi manca il campo ma guardo avanti"

Tomas Berdych giocherà l'ATP Champions Tour: "Mi manca il campo ma guardo avanti"

L'ex top 5 ceco prenderà parte al torneo organizzato dall'ATP per i veterani a Londra

Berdych: “Per un po' ho pensato al ritiro”

Berdych: “Per un po' ho pensato al ritiro”

Il neo 33enne ha chiarito le sue condizioni: il problema alla schiena richiede esercizi quotidiani che lo hanno convinto a lasciar perdere il 2018, con l'obiettivo di tornare in Australia. Intanto ha scoperto i vantaggi della vita fuori dal tennis: “Però sarebbe stato un peccato ritirarmi e vanificare tutto”.

Berdych salta (anche) i tornei americani?

Berdych salta (anche) i tornei americani?

Si parla con insistenza di una possibile rinuncia di Tomas Berdych ai tornei sul cemento americano, Us Open compreso. Fermo dal Queen's, da aprile convive con un fastidioso dolore alla schiena. Per adesso non ha ancora ufficializzato nulla: nel frattempo, è uscito dai top-50 dopo quasi 13 anni.

Berdych salta Wimbledon, uscirà dai top-50

Berdych salta Wimbledon, uscirà dai top-50

Un dolore alla schiena, che lo blocca da un paio di mesi, costringe il ceco a dare forfait a Wimbledon, in cui ha giocato la sua unica finale Slam (nel 2010). Perdendo i punti della semifinale dell'anno scorso, crollerà in classifica. Uscirà dai primi 50, come non gli accadeva da tredici anni.

Travaglia, altro step per diventare grande

Travaglia, altro step per diventare grande

Stefano Travaglia gioca due set di altissimo livello contro Tomas Berdych, mettendolo all'angolo con un diritto in grande spolvero e sparando 18 ace. Ma non basta: il ceco vince d'esperienza il tie-break del secondo set e poi la spunta al terzo. Tuttavia, il 26enne ascolano piace sempre di più. Nel suo tennis c'è tutto per stare a tempo pieno nel Tour.

Roger, la paura dura un set. Semifinale n.42

Roger, la paura dura un set. Semifinale n.42

L'ottimo stato di forma mostrato da Tomas Berdych in questo Australian Open sembrava un monito per Federer, invece nel loro duello c'è partita solo per un set. Il ceco va a un soffio dal vincerlo, poi smarrisce la bussola. Federer ringrazia e sfiderà Chung: "mi piace molto il suo tennis, ed è bello vedere volti nuovi". Eppure, lui è sempre lì.

Fognini saluta, ma punta i top-20

Fognini saluta, ma punta i top-20

Troppo forte il Tomas Berdych di questo Australian Open per Fabio Fognini: l'azzurro parte male poi se la gioca per due set, ma nelle fasi calde emerge la superiorità del ceco, finalmente ritrovato a buoni livelli. Ai quarti contro Federer ci va lui, tuttavia l'azzurro è comunque soddisfatto: "mi sento bene, ho lavorato bene d'inverno e sono felice. Ma non mi accontento".

Fognini fa sognare l'Italia, 42 anni dopo

Fognini fa sognare l'Italia, 42 anni dopo

Per la prima volta dallo storico Roland Garros del '76 l'Italia al maschile piazza due giocatori negli ottavi di finale dello stesso Slam: a Seppi si aggiunge Fabio Fognini, che supera in cinque set Julien Benneteau, facendo valere (seppur a sprazzi) una chiara superiorità. Il n.1 d'Italia bissa il risultato del 2014, il suo anno migliore. Che sia di buon auspicio?

È Piatti-mania: parata di star a Bordighera

È Piatti-mania: parata di star a Bordighera

Nelle ultime due settimane i campi del nuovo Tennis Center di Riccardo Piatti a Bordighera hanno ospitato Novak Djokovic (con Andre Agassi), Stan Wawrinka, Tomas Berdych, Viktor Troicki, Borna Coric e altri big del tennis. Sono i primi successi simbolici di un progetto ambizioso, che può regalare all'Italia uno dei poli per l'allenamento più importanti d'Europa.

Kyrgios, Raonic, Berdych: bye bye 2017

Kyrgios, Raonic, Berdych: bye bye 2017

Assume proporzioni quasi incredibili la lista di giocatori ai box fino a fine stagione. Nel giro di due giorni, al quartetto Djokovic, Murray, Wawrinka e Nishikori, si aggiungono prima Milos Raonic, poi Tomas Berdych e quindi Nick Kyrgios. Sette top-20 hanno già detto addio al 2017: non è che sta diventando una moda, per tentare l'effetto Federer?

“The Dog” risponde sul campo e punta Nadal

“The Dog” risponde sul campo e punta Nadal

Chiamato in causa per un presunto match-fixing, l'ucraino elimina un dolorante Tomas Berdych. Il suo strano stile di gioco ritrova antica efficacia, accompagnata da un rendimento costante. Al terzo turno trova Viktor Troicki, seguito dal suo ex coach Jack Reader. Fosse finito nella parte bassa...

A Federer basta la classe: finale n.11

A Federer basta la classe: finale n.11

Lo svizzero si aggiudica tutti i punti importanti e non lascia scampo a un buon Tomas Berdych, che forse avrebbe meritato almeno un set. Niente da fare: lo svizzero tira fuori i colpi migliori nel momento del bisogno e acciuffa l'undicesima finale ai Championships, dove partirà favorito contro “l'amabile” Marin Cilic. E' il più anziano finalista dai tempi di Rosewall.

Roger, un'occasione così non ricapita più!

Roger, un'occasione così non ricapita più!

Era già favorito alla vigilia del torneo, e la caduta degli altri tre Fab Four permette a Roger Federer di diventare veramente padrone del suo destino. Il successo per tre set a zero su Milos Raonic è incoraggiante, e a contendergli l’ottavo successo a Wimbledon sono rimasti solamente Tomas Berdych, Marin Cilic e Sam Querrey. Quando gli ricapiterà?

Djokovic, adesso il gomito fa paura

Djokovic, adesso il gomito fa paura

Dura appena 63 minuti l’ultimo quarto di Wimbledon: Djokovic si ritira per un problema al gomito destro, regala la semifinale a Tomas Berdych e ammette una situazione più preoccupante del previsto. Si trascina il problema da un anno e mezzo, e nessuno specialista è riuscito a fornirgli un quadro chiaro della situazione. A rischio la seconda parte del 2017.

Djokovic, il ritardo non è un problema

Djokovic, il ritardo non è un problema

Costretto a giocare il suo ottavo di finale un giorno dopo rispetto a tutti gli altri, Novak Djokovic risolve il problema battendo in tre set Adrian Mannarino, e si presenta ai quarti senza aver ancora perso un set. Non ha emozionato, ma il body language di Wimbledon è migliore rispetto a quello dei mesi scorsi. Contro Berdych sarà favoritissimo.

È già finita tra Berdych e Ivanisevic

È già finita tra Berdych e Ivanisevic

Il ceco annuncia la separazione con l'ex campione di Wimbledon, con cui lavorava dallo scorso agosto. Sono mancati i risultati, con Berdych uscito per la prima volta dai top-10 dopo sette anni. “Gli auguro il meglio, io continuerò a inseguire i miei obiettivi con il team attuale”.

Tsonga interrompe il digiuno "rosso"

Tsonga interrompe il digiuno "rosso"

Il neonato torneo di Lione regala a Jo Wilfried Tsonga il primo successo su terra battuta, quindicesimo in totale. Il francese rischia qualcosa nel primo set contro Tomas Berdych, ma è impeccabile nei momenti importanti. E pensare che negli ultimi due mesi aveva giocato appena quattro partite....

Federer, la differenza è tutta in un ace

Federer, la differenza è tutta in un ace

A Miami lo svizzero rischia grosso contro Tomas Berdych: torna a perdere un set dopo averne vinti 17 consecutivi e deve fronteggiare due match-point nel tie-break del terzo set, ma si salva e conquista la semifinale. Simbolici gli ultimi due punti: sul 6-6 Roger spara un ace, mentre sul 6-7 Berdych crolla commettendo un doppio fallo.

Il Sol Levante di Yoshihito Nishioka

Il Sol Levante di Yoshihito Nishioka

La bella impresa su Tomas Berdych certifica il gran momento del giapponese Yoshihito Nishioka. Un nipponico puro, a differenza di tanti connazionali che hanno sfumature (e residenza) estere. Alto appena 170 centimetri, si è infilato nella zona di tabellone più aperta alle sorprese. Certo, contro Wawrinka sarà dura...

90 minuti del miglior Federer

90 minuti del miglior Federer

Un'ora e mezza: tanto è bastato a Roger Federer per chiudere nel dimenticatoio il primo impegno (si pensava) probante del suo Australian Open. Contro Berdych lo svizzero sfoggia l'artiglieria pesante, disegna tennis per tre set e annichilisce il rivale. Si è rivisto il vero Federer, ma per battere Nishikori dovrà tenere lo stesso livello molto più a lungo.

Primi lampi azzurri a Melbourne Park

Primi lampi azzurri a Melbourne Park

AUSTRALIAN OPEN - Paolo Lorenzi e Andreas  Seppi sfruttano a dovere il sorteggio favorevole, centrando il secondo turno dopo due match simili. Il toscano si fa trascinare al quarto da Duckworth ma non perde l’attenzione; Seppi si traveste da “aceman”, ne spara ben 34 e doma Mathieu. Sfortunato Vanni: contro Berdych si fa male nel primo set e deve ritirarsi.

Fabbiano, Vanni e la Coca-Cola da main draw

Fabbiano, Vanni e la Coca-Cola da main draw

AUSTRALIAN OPEN - I due azzurri vincono ancora e conquistano il tabellone principale dell'Australian Open, aggiungendo il terzo Slam alla loro collezione. Vanni firma la terza rimonta in tre match e confessa l'aiuto di una Coca-Cola, anche se l’urna lo manda in pasto a Berdych. Va meglio a Fabbiano: con Donald Young può giocarsela.