L'ultima vera Coppa Davis è della Croazia

L'ultima vera Coppa Davis è della Croazia

Dopo oltre cent'anni di storia ed emozioni la Coppa Davis come l'abbiamo conosciuta sin qui va in pensione coi sorrisi della Croazia, vincitrice per la seconda volta. Merito del suo top-10 Marin Cilic: a Lille gioca un match perfetto anche contro Pouille, la spunta in tre set e condanna una Francia mai capace di farsi pericolosa.

La Francia resta viva, ma arriveranno altri guai

La Francia resta viva, ma arriveranno altri guai

Herbert e Mahut si complicano la vita contro Dodig/Pavic, ma la spuntano in quattro set e consegnano alla Francia il punto dell'1-2. La finale, però, è ancora in salita. Tsonga non sembra in grado di giocare, e Noah apre a possibili cambiamenti. Visto che l'alternativa pare un 3-1 già scritto, forse vale la pena rischiare Pouille contro Cilic, anche a costo di dover poi schierare Mahut o Herbert sull'eventuale 2-2.

Francia: serve un miracolo riuscito solo nel 1939

Francia: serve un miracolo riuscito solo nel 1939

Era da vent’anni che la nazione ospitante non si trovava sotto per 2-0 dopo la prima giornata della finale di Coppa Davis, ed è capitato appena una volta nella storia che una squadra vincesse la finale rimontando da 0-2: l’Australia nel lontano 1939, contro gli Stati Uniti. Anche se i francesi non sembrano affatto nelle condizioni per ripetere l’impresa.

Cilic domina Tsonga: la Croazia vede il traguardo

Cilic domina Tsonga: la Croazia vede il traguardo

Dopo l'1-0 di Coric, a Lille arriva il raddoppio di Marin Cilic, che in un match simile al precedente supera in tre set Jo-Wilfried Tsonga. Alla vigilia Noah aveva detto di averlo trovato in ottime condizioni, ma il campo ha raccontato una storia diversa, e "Jo" l'ha lasciato in lacrime, dolorante. Il doppio di sabato può già chiudere i conti.

Chardy, la Davis val bene un viaggio di nozze

Chardy, la Davis val bene un viaggio di nozze

Per rispondere alla convocazione, Jeremy Chardy ha rimandato il suo viaggio di nozze. Yannick Noah ha ripagato la sua fedeltà scegliendolo per il primo singolare al posto del “fedelissimo” Lucas Pouille. “Le partite di Davis si vincono attaccando, e Jeremy è un grande attaccante”. E lui: “Non mi sono mai allenato così tanto”.

Noah rischia di nuovo: avrà ancora ragione?

Noah rischia di nuovo: avrà ancora ragione?

Curiosa scelta di Yannick Noah per la prima giornata della finale di Coppa Davis: esclude dai singolari Lucas Pouille, che pareva l'unico certo del posto, e contro Coric e Cilic manda in campo Chardy e Tsonga. Le ragioni sono strategiche, ma per la Croazia aumentano le chance di 2-0. Intanto, il campo allestito in fretta e furia continua a dare problemi.

Tsonga e quella spalla che preoccupa un po'

Tsonga e quella spalla che preoccupa un po'

A 72 ore dal kick off della finale, Jo Wilfried Tsonga stoppa il suo allenamento per un piccolo risentimento alla spalla. “Non c'è niente da preoccuparsi, non vogliamo correre rischi” dice il suo allenatore. Sarà vero? Ottimo Davisman, non ha però un bel bilancio nelle finali. E se questa fosse l'occasione buona?

Lo Stadio non è pronto, la Croazia si fa sentire

Lo Stadio non è pronto, la Croazia si fa sentire

Si scalda l’atmosfera in vista della finale di Coppa Davis di Lilla. Da regolamento le squadre hanno diritto di giocare sul campo di gara dal lunedì, invece lo Stade Pierre Mauroy sarà pronto solo da mercoledì mattina, a causa di un incontro di rugby giocato sabato. L'ITF ha concesso una deroga, ma i croati alzano la voce: "Le regole dovrebbe essere sempre le stesse".

“Non c'è niente di peggio che essere normali”

“Non c'è niente di peggio che essere normali”

È la frase tatuata sul bicipite di Borna Coric, possibile uomo chiave della finale di Lille. La Croazia si affiderà (anche) a lui per soddisfare la voglia di rivincita accumulata dopo la finale dei Mondiali di Calcio, perduta contro la Francia. Per cinque volte, Borna ha portato il punto decisivo. E adora giocare i grandi match. “Fosse per me, giocherei solo quelli”.

L'ultimo desiderio sportivo di capitan Noah

L'ultimo desiderio sportivo di capitan Noah

Da venerdì, allo Stade Pierre Mauroy di Lilla, la Francia giocherà per vincere la Davis per il secondo anno consecutivo, ma anche per fare un regalo d'addio a capitan Yannick Noah, uomo simbolo del team, che saluterà dopo la finale. Punta a regalarsi un'ultima soddisfazione, prima di lasciare una competizione che non gli appartiene più.

Rabbia Croazia: "Non si partirà ad armi pari"

Rabbia Croazia: "Non si partirà ad armi pari"

La federtennis croata è furiosa: il campo della finale di Coppa Davis, in terra battuta, sarà pronto soltanto al mercoledì. “I francesi hanno già giocato in quello stadio, noi no: non si parte ad armi pari. Lo avessimo chiesto noi, ci avrebbero accontentato?”. Nel frattempo, stanno cercando di organizzare un esodo di tifosi.

Zverev: “Non giocherò in Coppa Davis”

Zverev: “Non giocherò in Coppa Davis”

Il numero 5 del mondo è stato chiaro: la nuova competizione targata Kosmos non fa parte dei suoi programmi. “Non posso giocare undici mesi e mezzo all'anno. Ho sempre amato giocarla con il vecchio formato”. Intanto la Francia ha deciso: ospiterà la Croazia sulla terra battuta.

Ufficiale: la Coppa Davis dirà addio a Lille

Ufficiale: la Coppa Davis dirà addio a Lille

Scelta la sede per l'ultima finale di Davis con la vecchia formula: i francesi hanno scelto il Pierre Mauroy di Lille, in una configurazione che permetterà di ospitare oltre 26.000 spettatori. Lille ha già ospitato il match di Davis con più pubblico. Curiosità per la scelta della superficie: sarà terra o cemento?