Prende piede l'ipotesi ATP 750: Dubai, Acapulco e Pechino iniziano a sognare

Prende piede l'ipotesi ATP 750: Dubai, Acapulco e Pechino iniziano a sognare

Gli eventi ATP 750 potrebbero diventare una realtà già dalla stagione 2021. Dubai, Acapulco e Pechino tra i papabili eventi della nuova categoria

Quella classifica ATP in cui comanda l’Italia

Quella classifica ATP in cui comanda l’Italia

Dalla classifica ATP della settimana emerge che, prendendo in esame il ranking del 20esimo giocatore di ogni nazione, l'Italia è quella messa meglio di tutte, grazie a Gian Marco Moroni (n.227). Significa che, anche se manca il campione che il pubblico desidera, la base dei nostri "pro" è numerosissima.

Così cambiano i Challenger: più posti, meno giorni

Così cambiano i Challenger: più posti, meno giorni

Dal 2019 entreranno in vigore le più importanti modifiche all'ATP Challenger Tour in 40 anni di storia. I tabelloni principali saranno portati a 48 giocatori, con appena 4 posti per le qualificazioni, mentre la durata dei tornei sarà ridotta a soli 7 giorni. Stimata la distribuzione di 1 milione di dollari in più: l'obiettivo è aumentare il divario fra Challenger e Futures.

Bravo Cecchinato, ma ora alza l’asticella

Bravo Cecchinato, ma ora alza l’asticella

Grazie al quinto titolo Challenger in carriera, a Santiago del Cile, Marco Cecchinato riconquisterà fra poche ore un posto nei Top-100. Il suo tennis lo merita, ma il siciliano ha raccolto punti esclusivamente nei Challenger. A quasi 26 anni è il momento di ottenere risultati anche nel Tour ATP, dove ha vinto pochissimo.

Niente rivoluzione: il calendario resta uguale

Niente rivoluzione: il calendario resta uguale

L’ATP ha reso noto in mattinata il calendario del Tour maggiore per la prossima stagione. Il 2019 sembrava destinato a diventare l’anno zero del nuovo circuito, con mini-Slam, World Team Cup e altre modifiche, invece non se n’è fatto nulla. Il calendario è pressoché invariato: l’unica differenza è l’inizio al lunedì di Indian Wells e Miami.

E se il tennis decidesse di alzare la rete?

E se il tennis decidesse di alzare la rete?

In un'intervista rilasciata al quotidiano francese Le Monde, Rafael Nadal ha spiegato che – da appassionato – preferirebbe un tennis con scambi più lunghi e meno potenza, a favore della tattica. La soluzione? "I giocatori sono sempre più alti, ma la rete è sempre alla stessa altezza. Si potrebbe pensare di aumentarla". Un'idea un po' strampalata, ma se a dirlo è il numero uno del mondo...

Il grande ritorno della World Team Cup?

Il grande ritorno della World Team Cup?

Secondo quando riporta l'agenzia Reuters, a New York ci sarebbe stato un meeting fra gli organi che governano il tennis, pronti a rilanciare la World Team Cup dal 2019. Vorrebbero portarla prima dell'Australian Open, nell'Asia Pacifica, con tantissimi punti ATP in palio e fino a 24 nazioni in gara. Un progetto interessante, ma con tanti interrogativi. Mettere tutti d'accordo sarà un'autentica impresa.

Format delle Next Gen Finals? Si deciderà a Roma

Format delle Next Gen Finals? Si deciderà a Roma

No-ad, set ai quattro game, possibilità di eliminare la seconda palla di servizio e long tie-break al posto del set decisivo: sono tutte le possibili modifiche al regolamento che l’ATP potrebbe sperimentare alle Next Gen ATP Finals di Milano. L’ufficialità sul format arriverà durante gli Internazionali d’Italia.

Il tennis deve cambiare?

Il tennis deve cambiare?

È una delle discussioni più in voga nel tennis attuale, ma come la pensa chi sta dentro all’ATP? Giorgio di Palermo, membro del board, ci ha dato la sua opinione. “Pensare di cambiare delle regole solo perché il tennis è rimasto (quasi) sempre uguale a se stesso, mi sembra una ragione piuttosto debole”. (Tratto da "Il Tennis Italiano" di marzo)

Dopo la crisi, “Ferru” è pronto a rilanciare

Dopo la crisi, “Ferru” è pronto a rilanciare

Lo spagnolo ha rilasciato una bella intervista a El Pais, in cui analizza con sincerità il suo 2016, la peggior stagione da oltre dieci anni. Spiega di essersi sentito perso, vuoto, snaturato, ma di aver affrontato e risolto i problemi. “E ho ancora molto da dare, altrimenti me ne starei a casa”.

Il segreto del Raonic 2.0? Incredibile ma vero: la risposta

Il segreto del Raonic 2.0? Incredibile ma vero: la risposta

Il 2016 è stata una grande stagione per Milos Raonic: nonostante qualche infortunio di troppo ha chiuso da numero 3, oltre 10 posti più su dell'anno precedente, e con in tasca una finale a Wimbledon. Eppure, i numeri dicono che al servizio è peggiorato. Ma è cresciuto tantissimo in ribattuta.

La sparata di Feli: “let sul servizio? Da abolire"

La sparata di Feli: “let sul servizio? Da abolire"

Impegnato per la prima volta nell’IPTL, il mancino spagnolo ha apprezzato molto la scelta di giocare senza il “let” al servizio, tanto da suggerirne l’eliminazione anche nel Tour. Ma la sperimentazione fatta dall’ATP nel 2013 fu tutt’altro che un successo.

Ma dove vai se una buona seconda non ce l’hai?

Ma dove vai se una buona seconda non ce l’hai?

Interessante studio statistico del sito ATP, che rivela come anno dopo anno la seconda di servizio stia diventando un colpo sempre più importante. Negli ultimi 20 anni sono gradualmente calati i battitori da 80% di media con la prima, mentre i giocatori che superano il 55% con la seconda sono cresciuti parecchio.