Marco Caldara - 19 March 2018

Martina attacca la BBC: «Mac pagato di più!»

La 59 volte campionessa Slam rivela di essere stata pagata molto meno del collega, tacciando il network britannico di maschilismo. Tuttavia, la risposta della BBC lascia spazio a poche interpretazioni: McEnroe è il volto di punta del progetto Wimbledon, ha 20 anni di "anzianità" in più, il dovere di esclusività e un contratto che lo impegna molto più della collega.

Nel tennis, la battaglia uomini-donne per la parità di montepremi è un capitolo quasi chiuso, visto che oggi i quattro Slam e buona parte dei tornei più importanti del mondo garantiscono a entrambi i sessi il medesimo prize money, ma non succede lo stesso in tutti gli sport, e nemmeno in buona parte dei mestieri. E così la questione è tornata a intrecciarsi anche con il mondo della racchetta per le recenti accuse di Martina Navratilova nei confronti della BBC, tacciata di essere un network maschilista per la differenza negli stipendi. Il nocciolo della questione riguarda l’enorme disparità fra le cifre incassate da John McEnroe e quelle incassate dalla stessa Navratilova per le loro collaborazioni per l’ultimo torneo di Wimbledon. Il vaso di Pandora è stato scoperchiato con la pubblicazione da parte dell’azienda dei salari dei dipendenti (96 in tutto) che in un anno guadagnano più di 150.000 sterline all’anno, stipendio del Primo Ministro britannico Theresa May. Nell’elenco è presente anche la leggenda statunitense, inserito nel gruppo di persone che hanno guadagnato nel 2017 una cifra che va dai 150.000 ai 199.000 sterline. Una scoperta che ha fatto imbestialire la Navratilova, pagata invece 15.000 sterline, un decimo (o anche meno) del collega. “È stato uno shock – ha detto – scoprire che John ha guadagnato almeno 150.000 sterline. Non mi è stata detta la verità, e siamo alle solite. La cosa peggiore è che una voce maschile sia valutata di più rispetto a quella di una donna”. La questione è tornata ad alzare un polverone sulla BBC, già nel mirino dai critici da tempo, visto che nella famosa lista di 96 super stipendi solo un terzo sono donne. Tuttavia, almeno in questo caso la differenza nei pagamenti è proporzionale all’utilizzo che il network fa delle due leggende, regolato da contratti di natura diversa e che richiedono impegni molto differenti.

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