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Riccardo Bisti
20 September 2018

Arriva la Laver Cup, ma non piace a tutti

Mentre Federer scherza con Djokovic e racconta un aneddoto sul doppio con Nadal, la federtennis tedesca fa sapere di non apprezzare la competizione. “Ci sono già troppi eventi, organizzando cose come questa non si fa un favore al tennis” dice il presidente Ulrich Klaus. “I giocatori non possono sempre rendere al massimo”:

“Se Djokovic non può essere sconfitto, è meglio giocare in squadra con lui”. Con queste parole, Roger Federer ha dato il via al weekend della Laver Cup in cui – molto probabilmente – giocherà il doppio insieme al serbo, un po' come l'anno scorso aveva fatto con Rafael Nadal. Ci saranno tanti ottimi giocatori, da venerdì a domenica, presso la United Arena di Chicago. “Si tratta di una meravigliosa opportunità per celebrare il tennis – ha detto un entusiasta Federer – c'è l'idea di riunire le diverse generazioni, in modo che tutti possano divertirsi e imparare gli uni dagli altri”. Come è noto, la Laver Cup prende il nome dal mitico australiano, unico uomo in grado di ottenere per due volte il Grande Slam. Con una formula che cerca di imitare la Ryder Cup di golf, il suo obiettivo è favorire la popolarità del tennis. In effetti, la prima edizione è stata un enorme successo: lo scorso anno, le immagini di Nadal e Federer che festeggiavano insieme hanno fatto il giro del mondo. Quest'anno i problemi alle ginocchia impediranno allo spagnolo di esserci (anche se aveva annunciato il forfait ancora prima dell'infortunio), ma lo svizzero ha trovato in Djokovic un compagno altrettanto valido. Insieme a loro ci saranno Alexander Zverev, Grigor Dimitrov, David Goffin e Kyle Edmund, in rappresentanza dell'Europa e con Bjorn Borg nelle vesti di capitano. A guidato il team “Mondo” ci sarà John McEnroe, che però ha dovuto incassare in extremis il forfait di Juan Martin Del Potro (al suo posto ci sarà Frances Tiafoe). Il team sarà completato da Kevin Anderson, John Isner, Jack Sock, Diego Schwartzman e Nick Kyrgios.

UN FAVORE PER IL TENNIS?
Come è noto, si giocheranno tre singolari e un doppio al giorno, con formula classica ad eccezione del terzo set, che sarà sostituito da un super tie-break. Per fare in modo che il risultato sia in bilico nella terza giornata, le vittorie daranno un punto al venerdì, due al sabato e tre alla domenica. Previsto il tutto esaurito a Chicago, nel palazzone che è già la casa dei Chicago Bulls (all'esterno troneggia una statua di Michael Jordan) e dei Chicago Blackhawks di hockey. L'evento non offre punti per le classiche mondiali, ma è molto remunerativo. Da una parte, i giocatori si lamentano della durezza della stagione, dall'altra partecipano con entusiasmo a un evento che si gioca al di fuori delle rotte tradizionali. Per questo, la federazione tedesca (DTB) non ama la Laver Cup, per quanto vi prenda parte il loro miglior giocatore (Sascha Zverev) “Ci sono già troppe settimane di competizione per ospitare un evento come questo – ha detto il presidente Ulrich Klaus – non credo che iniziative come la Laver Cup facciano un favore al tennis. I giocatori non possono rendere al massimo in ogni settimana, a maggior ragione dall'anno prossimo, con la riforma della Davis e la World Cup ATP che dovrebbe nascere nel 2020”. Secondo Bjorn Borg, invece, la Laver Cup è destinata ad avere un buon futuro. L'anno prossimo si giocherà a Ginevra, a casa di Roger Federer. A margine della conferenza di presentazione, lo stesso Federer ha rivelato un aneddoto sul suo doppio con Nadal. “Mi aveva chiesto di giocare il doppio insieme tanti anni fa, quando Madrid si giocava ancora sul cemento indoor. In quel periodo la nostra rivalità era molto intensa e rifiutai perché mi sembrava che non fosse corretto. Poteva nascere un conflitto: sarebbe stato bello per lo sport, ma complicato per noi. La nostra era una rivalità molto accesa e non si poteva diventare amici da un momento all'altro. Oggi siamo molto più rilassati, soprattutto io. Mi vedo a giocare di nuovo con lui, e anche aiutare qualche svizzero che sta crescendo”

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