15 February 2014

Arnaboldi super: è in semifinale

Andrea liquida l'ungherese Fucsovics: si giocherà la finale del Challenger di Bergamo con il tedesco Struff, che elimina il connazionale Beck. In "semi" anche Brown che dà spettacolo con Grygelis ...

Arnaboldi super: è in semifinale

  • foto Antonio Milesi 
     
     
    Un giocatore tutto nuovo. Il PalaNorda di Bergamo sta ammirando un Andrea Arnaboldi eccezionale, di sicuro il migliore di sempre. E anche il ranking ATP di lunedì lo confermerà. Il canturino ha raggiunto la sesta semifinale challenger in carriera dopo quelle di Genova 2007, Lugano 2009, Zagabria e Trani 2011 e Milano 2013. Con i punti della semifinale, è già sicuro di ottenere il best ranking (dovrebbe attestarsi intorno alla 177esima posizione).
     
     
    Ma ciò che conta è il modo in cui ha superato l’ungherese Marton Fucsovics, gigante dal sicuro avvenire che nel 2010 aveva vinto la prova junior di Wimbledon. L’ungherese aveva qualche problema alla gamba destra, fasciata dalla caviglia in su e spesso massaggiata dal trainer. Ciò non toglie alcun merito ad “Arna”, autore di una prestazione maiuscola e vincitore con il punteggio di 6-3 6-4.
     
     
    In effetti ho giocato molto bene, l’ho attaccato dall’inizio alla fine e credo che abbia sofferto molto il mio servizio, forse perché ho variato bene angoli e rotazioni – ha detto Arnaboldi inoltre ho risposto molto bene, sono riuscito a brekkarlo due volte ma avrebbero potuto essere tre, visto che in un’occasione mi sono trovato sullo 0-40”. Alla vigilia, Andrea aveva detto che avrebbe provato a togliere il respiro a Fucsovics, attaccandolo prima che fosse l’ungherese a prendere l’iniziativa. “Proprio così. Avevo un disegno tattico molto chiaro in testa. Sono riuscito a metterlo in pratica ma non era scontato, specie contro un avversario così forte”. Vedendolo giocare, vien da domandarsi se la sua migliore superficie non sia diventata il veloce indoor…“Beh, si, per ora si. Ovviamente credo di poter fare bene anche sulla terra, ma per ora è vero”.

     
    Dallo scorso maggio, Andrea fa parte del progetto “Faro TTT” con coach Fabrizio Albani e lo psicologo Roberto Cadonati. Il team fa sede presso il Centro Sportivo “Sport Più” di Zingonia, in provincia di Bergamo. Il sodalizio è partito lo scorso anno proprio a Bergamo, durante il torneo future primaverile. “Fabrizio mi ha voluto conoscere, mi ha detto delle cose molto interessanti sul mio gioco e abbiamo deciso di iniziare quest’avventura”.
     
     
    Oggi è molto più incisivo al servizio, utilizza con frequenza il rovescio in topspin (prima usava molto più spesso la soluzione in slice). Ma tra servizio e risposta, qual è la chiave di questi successi?Io direi il servizio. Tenere sempre il proprio turno è davvero importante. In risposta contano molto i riflessi, ma dipende molto anche dall’avversario. Se mette una buona percentuale di prime è dura rispondere. Io parto dal io servizio, poi cerco di essere più che pronto in risposta”.
     
     
    Per adesso c’è riuscito alla perfezione, visto che non ha ancora concesso una palla break in tutto il torneo. In semifinale, il canturino se la vedrà con il finalista in carica Jan Lennard Struff, che in mattinata (nell’ultimo match dedicato ai ragazzi delle scuole) aveva battuto Andreas Beck in un derby tedesco. Struff conferma di trovarsi alla grande in condizioni indoor.
     
    Quella contro Beck, formidabile colpitore, non era una partita facile. Ma Struff è quasi irraggiungibile al servizio e denota una certa classe nei momenti importanti. Il match è stato a senso unico fino al 6-3 3-1, quando ha avuto l’unico attimo di distrazione e ha consentito a Beck di tornare in partita. Grandi emozioni nel tie-break. Struff saliva 6-4, si vedeva annullare due matchpoint ed era costretto a fronteggiare un setpoint sul 6-7. A quel punto, si tirava fuori dalla buca con un fenomenale rovescio lungolinea tirato da fuori dal campo. Un minuto dopo era in semifinale (6-3 7-6).
     
    A livello challenger, Struff è un giocatore fortissimo – conclude Arnaboldi – lo dimostra la finale a Bergamo dell’anno scorso. Ci siamo affrontati una volta, tre anni fa in un challenger olandese, e persi 7-6 al terzo dopo aver avuto due matchpoint. Era ancora indieto in classifica, si qualificò e già mostrava le sue qualità. Proveremo a studiare il miglior piano tattico possibile per metterlo in difficoltà”.

    Nella parte alta del tabellone, il primo semifinalista è Dustin Brown, testa di serie numero 1, vincitore di una splendida partita, forse la più bella del torneo, contro Laurynas Grigelis. I due hanno offerto un grande spettacolo e regalato continui colpi di scena. Alla fine, dopo 214 punti giocati, due rovesci in rete del lituano hanno sigillato il punteggio finale di 6-4 6-7 7-6. Brown ha confermato le doti di giocoliere, esaltando il pubblico con soluzioni estemporanee e ad altissimo tasso spettacolare.
     
    Nel secondo set (comunque perso) ha annullato un setpoint sul 4-5 grazie a un incredibile “tweener lob”, pressochè identico a quello tirato qualche anno fa da Rafael Nadal in una finale di Madrid contro Novak Djokovic. Nel tie-break si è superato, tirando un altro tweener all’incrocio delle righe dopo una corsa in diagonale, quindi ancora ancora più complicato. Il match è rimasto in equilibrio fino al 5-4 del tie-break decisivo (anche se Brown era andato a servire per il match sul 5-3, ma ha commesso due doppi falli conscutivi), quando Grigelis ha commesso due errori di fila, vanificando lo sforzo di quasi due ore, e deludendo i suoi tifosi, che avevano addirittura esposto uno striscione colorato con scritto “Forza Grigio”. 
     
     
    Ufficio Stampa
     

 

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