26 September 2016

Trieste: aria fine per il circuito Itf

Due manifestazioni da 10mila dollari, giocate in contemporanea. Il duplice evento, maschile e femminile, si consuma presso il collaborativo Tc Triestino, ha visto trionfare Attila Balazs e Claudia Giovine ... di FAUSTO SERAFINI

Trieste: aria fine per il circuito itf

di Fausto Serafini

 

Due manifestazioni da 10mila dollari, distinte nell'intitolazione e nella sostanza, giocate in contemporanea, coordinate dallo stesso direttore del torneo e condotte dall'unico referee.

 

Il duplice evento, maschile e femminile si consuma presso il collaborativo Tc Triestino, circolo dell'altopiano triestino completo di strutture e servizi e lesto nello scrivere una pagina di rara armonia sportiva con altri circoli e con l'infaticabile promotore Piero Tononi.

 

E' il Tennis Team Trieste ad impegnare i campi giuliani con il Futures che assegna la pole position a Micheal Linzer della Bassa Austria, seguito da Kristijan Mesaros della Croazia orientale. Il primo inciampa nei quarti con il redivivo ungherese Attila Balazs, contrastato nella galoppata dal ventenne Jacopo Stefanini e in semifinale dal marchigiano Stefano Travaglia, mentre il secondo viaggia fino al proscenio dopo aver respinto, nello stesso turno, anche l'eccellente mancino genovese Andrea Basso, sorprendente eversore di Matteo Viola.

 

Pubblico numeroso nel momento della verità per incoraggiare due racchette dal destino affine che denunciano uno sfortunato crollo di ranking nel 2015 per invalidanti infortuni: alla schiena per il croato e alla mano destra per l'ungherese. Mesaros ha ricominciato subito la scalata dei piani Atp, mettendo a segno ben cinque successi stagionali nei Futures, mentre Balazs, riemerso più tardi, é ancora costretto a passare le forche caudine delle qualificazioni.

 

Servono pochi scambi ai due contendenti per sfornare agli astanti un tennis di livello superiore, dando vita ad un match intenso, vario e sempre sul filo dell'equilibrio, tra tocchi di cesello e fondamentali agitati con vigoria. Ma senso tattico e concentrazione, insieme all'innata fluidità nella preparazione dei colpi e in difesa degli angoli, finiscono per premiare l'atleta di Budapest, Attila Balazs, che tappa la contesa con un sudato 7-5 6-4.

 

Batte quattro la gara femminile della “CMG Tennis Cup” sotto l'egida della Polisportiva San Primo del soddisfatto paròn Alfredo Ghira e, come in un auspicato progetto a tinte esclusivamente azzurre, le due prime teste di serie, Claudia Giovine e Deborah Chiesa arrivano a fronteggiarsi nell'atto conclusivo.

 

Ruolino di marcia volitivo quello della prima del seeding, inutilmente avversata da Marianna Natali e in semi dall'esperta e irriducibile Alice Balducci, così come la corsa della trentina sfuggita alle insidie della coetanea serba Bojana Marinkovic e risoluta, con due tempi perfetti, nel prendersi la rivincita con la slovena Manca Pislak. In finale, parte caricata la Chiesa, supportata da una prima di servizio molto incisiva, recupera la Giovine che cerca di muovere la rivale, spesso in ritardo nel sistemare gli appoggi per rispedire traiettorie profonde, sulle palle corte si avventa la brindisina che firma il primo set per 7-5.

 

Show della Chiesa nel secondo parziale con la Giovane inerme e poco incline a salvare la partenza negativa, involuzione che le costa uno sconcertante bagel. Parziale decisivo con predisposizione alla spinta da parte di entrambe e match incerto fino ai primi cinque giochi. Ma é la fase difensiva della ventenne trentina ad essere più carente e i fuori giri appesantiscono il pallottoliere. Così la 26enne Giovine chiude il capitolo tirando a tutto braccio per un 6-2 decisivo che le vale anche una botta di fiducia nella risalita nel ranking.

 

Cerimonie delle premiazioni condotte dal direttore Tononi, presenziate dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, dal presidente Fit regionale Antonio De Benedittis e dell'omologo del Tct. il padrone di casa Francesco Franzin. Dovuti ringraziamenti allo sponsor GMG Costruzioni, alla provvida Regione e al referee Maria Cristina Barbaran. Piovono consensi organizzativi a largo raggio, tali da preludere la riedizione delle due riuscite manifestazioni.

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