Djokovic fra Agassi e Nadal

Djokovic fra Agassi e Nadal

Scatta domani il Masters 1000 di Miami, secondo appuntamento stagionale di categoria. Ognuno dei Fab Four ha almeno un motivo importante per puntare al titolo. Mentre tutti gli altri vogliono interrompere un dominio ancor più solido che negli Slam.

Navratilova contro Djokovic, e propone il boicottaggio

Seppur con parole decisamente più delicate rispetto a Raymond Moore, anche Novak Djokovic ha detto la sua sul discorso del montepremi, spiegando come non sia corretto che uomini e donne guadagnino gli stessi soldi, in relazione alla mole di pubblico (e introiti) che sono in grado di attirare. Un pensiero assolutamente comune fra i giocatori del circuito maggiore, che puntualmente salta fuori almeno una volta all’anno, prima di tornare in letargo. Ma stavolta, visto il tono di Moore – le cui parole gli si sono rivolte contro portandolo alle dimissioni – è probabile che il dibattito si allarghi e tenga banco per un po’. Fra tutte le voci intervenute sull’argomento c’è anche quella di Martina Navratilova, che si è detta delusa dalle parole di Novak Djokovic, e ha addirittura proposto un boicottaggio delle giocatrici al torneo di Indian Wells. “Pensavo che quello dei montepremi fosse un problema ormai superato – ha detto la pluricampionessa Slam – ma evidentemente Djokovic non ha capito che quando uomini e donne giocano nei tornei combined devono essere premiati allo stesso modo. Siamo arrivate sin qui senza l’aiuto degli uomini, continueremo su questa strada”. 

Raymond Moore la paga cara, arrivano le dimissioni

C’era da aspettarsi che le parole di Raymond Moore, CEO di Indian Wells, avrebbero avuto delle conseguenze pesanti. All’indomani di dichiarazioni che screditano il tennis femminile, attraverso un comunicato di Larry Ellison, patron dell’evento, l’amministratore delegato e direttore del torneo ha rassegnato le sue dimissioni, probabilmente dopo aver capito di aver perso la fiducia di molti. “Oggi ho parlato con Ray – ha detto Ellison – che mi ha comunicato la volontà di dimettersi. Supporto pienamente la sua decisione. Nel tennis femminile sono stati raggiunti grandi risultati, e siamo fieri di poter avanti da oltre dieci anni la parità di montepremi fra i due tabelloni”. Facile immaginare sia stato lo stesso Ellison a far pressione per il suo addio: in un momento in cui gli obiettivi sono di primissimo livello, certe cadute di stile vanno evitate nella maniera più assoluta.

Ray Moore la paga cara, arrivano le dimissioni

C’era da aspettarsi che le parole di Raymond Moore, CEO di Indian Wells, avrebbero avuto delle conseguenze pesanti. All’indomani di dichiarazioni che screditano il tennis femminile, attraverso un comunicato di Larry Ellison, patron dell’evento, l’amministratore delegato e direttore del torneo ha rassegnato le sue dimissioni, probabilmente dopo aver capito di aver perso la fiducia di molti. “Oggi ho parlato con Ray – ha detto Ellison – che mi ha comunicato la volontà di dimettersi. Supporto pienamente la sua decisione. Nel tennis femminile sono stati raggiunti grandi risultati, e siamo fieri di poter avanti da oltre dieci anni la parità di montepremi fra i due tabelloni”. Facile immaginare sia stato lo stesso Ellison a far pressione per il suo addio: in un momento in cui gli obiettivi sono di primissimo livello, certe cadute di stile vanno evitate nella maniera più assoluta.

Ecco un altro coach illustre: Wilander allenerà la Keys

A sei anni dall’addio alla panchina svedese di Coppa Davis, che l’aveva impegnato dal 2003 in poi, Mats Wilander torna a lavorare direttamente nel mondo del tennis. A dir la verità non ne era mai uscito, conducendo negli Slam la nota trasmissione “Game, Set & Mats” per Eurosport, ma era dal 2010 che non ricopriva il ruolo di coach o allenatore. Tornerà a farlo da Miami in avanti, dopo aver detto “sì” alla chiamata della statunitense Madison Keys, in cerca di una svolta dopo non essere riuscita a confermarsi agli stessi livelli della splendida semifinale dell’Australian Open 2015. “Insieme a Serena Williams – ha dichiarato al portale svedese Expressen – Madison è la giocatrice che colpisce più forte del circuito, e io spero di aiutarla a fare ulteriori progressi. Ha un grande potenziale”. Lo svedese, vincitore in carriera di sette tornei del Grande Slam, in passato ha seguito principalmente Marat Safin, Wayne Ferreira e Paul-Henri Mathieu. Quella con la Keys non sarà la sua prima esperienza ad alti livelli nel circuito femminile: in passato ha allenato anche Tathiana Golovin, l’ex stellina francese che si ritirò nel 2008 ad appena 20 anni, dopo aver raggiunto la dodicesima posizione del ranking WTA.

Coria cerca talenti col programma “Nuestro Tenis”

“L’obiettivo? Creare un gruppo di giocatori che possa ottenere risultati migliori dei nostri”. Per “nostri” si intende quelli della splendida generazione di argentini dei primi anni 2000, visto che a parlare è Guillermo Coria, portavoce del nuovo programma “Nuestro Tenis” lanciato dall’AAT, con l’appoggio del Ministero dello Sport argentino. Il progetto, presentato nei giorni scorsi, ha l’obiettivo di sviluppare il tennis nei ragazzi della fascia d’età che va dagli 8 ai 16 anni, formando i giocatori come gli allenatori, e soprattutto organizzando programmi di alto rendimento. Il Paese è stato diviso in dieci regioni, così da poterlo controllare meglio dal team di sviluppo capitanato dallo stesso Coria, che si avvarrà anche della collaborazione dell’ex davisman Eduardo Schwank e del capitano dell’albiceleste Daniel Orsanic. “So quanto è importante essere seguiti nel modo giusto – ha detto Coria, numero 3 ATP nel 2004 – e nella mia carriera ho imparato tante cose, specialmente dai miei errori. Nel tennis la strada è lunga e difficile, sono felice di poter trasmettere la mia esperienza su scala nazionale, e non più solo nella mia accademia di Rosario”. Al centro del suo progetto anche tanta attenzione nei confronti dei genitori, sui quali è necessario fare un lungo lavoro. “Alcuni sostengono i ragazzi appesi alle reti, ed è triste vederli urlare quando i loro figli sbagliano. Dobbiamo lavorare e offrirgli degli strumenti che ci permettano di limitare il problema”. 

Il gentile omaggio di mister Federer

Il gentile omaggio di mister Federer

Il rientro di Roger, e la presenza di altri due top ten come Ferrer e Suarez-Navarro, fanno un bel regalo agli organizzatori del Miami Open. A Key Biscayne hanno un sacco di problemi, ma rispetto a Indian Wells vantano due tabelloni migliori. Li abbiamo analizzati.

Quattro giocatori italiani fra i “laureati" dell’ATP

  Come ogni anno, alla vigilia del Masters 1000 di Miami ha avuto luogo l’Università dell’ATP, un percorso di formazione della durata di tre giorni, con tanto di diploma finale, al quale tutti i giocatori della ‘Division 1’ (aperta ai top 200 in singolare e i top 100 in doppio) sono invitati a partecipare. Il meeting serve a informare i giocatori sulle operazioni dell’ATP e su tanti aspetti importanti della vita del tour. A Miami erano in sedici, da dieci nazioni diverse, fra i quali i giovani talenti Chung, Fritz, Edmund e Nishioka e pure quattro azzurri: Luca Vanni, Andrea Arnaboldi, Roberto Marcora e Stefano Travaglia. Sono stati ‘istruiti’ su 14 temi diversi, fra i quali anti-corruzione, anti-doping, ritiri e altro. “È stata un’esperienza molto formativa – ha detto Fritz –, credo che converrebbe farla a tutti i giocatori”. 

Indian Wells è scatenata!

Indian Wells è scatenata!

Nonostante un calo di spettatori, il primo negli ultimi dieci anni, il BNP Paribas Open promette migliorie importanti (interventi al centrale, museo, terzo stadio e hotel in loco) e insiste: “I Masters 1000 sono diversi tra loro: perché non creare i Masters 2000?”  

Miami, Raonic in dubbio: “problema da valutare”

Dopo il 6-2 6-0 con cui Novak Djokovic l’ha obbligato alla terza sconfitta in altrettante finali nei Masters 1000, Milos Raonic ha parlato in conferenza stampa del problema alla gamba che l’ha parecchio limitato nel corso della finale. Ha spiegato di aver iniziato ad avvertire un fastidio dopo pochi game, senza riuscir bene a capire di cosa si trattasse. “Devo parlare con lo staff medico del torneo – ha detto – e poi valutare la situazione con il mio team”. Il problema potrebbe essere lo stesso accusato all’Australian Open, che l’ha obbligato a una quarantina di giorni di stop dopo la semifinale con Murray. “Sembra simile, ma credo non sia così grave”, ha chiuso Milos, fortemente in dubbio per l’imminente torneo di Miami. Dopo il bye del primo turno, l’allievo della coppia Raonic-Piatti dovrebbe esordire contro uno fra Kudla e Chung.

Moore, che gaffe: “La WTA vive sulle spalle dell’ATP”

Nella conferenza stampa di fine torneo, il CEO di Indian Wells Raymond Moore ci è andato giù pesante con il circuito WTA, reo – a suo dire – di vivere della luce riflessa dal Tour maschile. “In una vita futura – ha detto – vorrei essere qualcuno della WTA, perché vanno avanti sulle spalle degli uomini. Se fossi una giocatrice mi metterei in ginocchio ogni sera e ringrazierei Dio che sono nati Federer e Nadal, che hanno portato avanti questo sport, come ora stanno facendo Djokovic, Murray e altri”. La battaglia uomini-donne è stata più volte toccata, specialmente nell’ambito della parità di montepremi (che a Indian Wells esiste), ma mai il direttore di un torneo – e che torneo! – se n’era uscito con parole così pesanti nei confronti del circuito femminile. Accortosi della gaffe, Moore ha corretto il tiro in un comunicato (“ho fatto dei commenti di cattivo gusto e sono davvero dispiaciuto”), ma non è difficile capire che le sue reali opinioni siano le prime. La questione ha scatenato varie reazioni, fra il divertito (con il solito Stakhovsky che ha twittato “non sapevo che Moore puntasse alla presidenza ATP”) e il seccato. Victoria Azarenka l’ha definito un comportamento molto triste, mentre Serena Williams è entrata nel dettaglio della questione sessista, difendendo quanto di buono fatto negli ultimi anni dalla WTA e dalla donne del circuito. “Sono sorpresa di leggere certe cose nel 2016, dopo tutto quello che noi donne abbiamo fatto. Lo scorso anno la finale dello Us Open è andata sold out prima di quella maschile. Prima di fare certi commenti bisognerebbe informarsi correttamente”. Probabile che la questione non finisca qui. 

Nadal a Porto Rico: sfida Estrella in un'esibizione

Questo lunedì 21 marzo sarà un giorno importantissimo per la storia tennistica di Porto Rico, nel nord est del mar dei Caraibi. Sull’isola sbarcherà niente meno che Rafael Nadal, che approfittando dei tre giorni di pausa prima di Miami ha detto “sì” a un match benefico d’esibizione, nel quale affronterà Victor Estrella al Coliseo José Miguel Agrelot. Inizialmente il suo avversario sarebbe dovuto essere Pablo Andujar, ma lo spagnolo si è recentemente operato al gomito, e gli organizzatori hanno ripiegato su Estrella, peraltro molto popolare da quelle parti in quanto proviene dalla vicina Repubblica Dominicana. Nadal sarà prima a disposizione anche per un clinic con circa 250 bambini di Porto Rico, poi scenderà in campo alle 20, prima di ripartire in direzione Miami, dove cercherà di confermare i progressi mostrati a Indian Wells.

Alizè Cornet sta bene: in campo già a Miami

Un mese fa, a causa di un edema osseo alla schiena, Alizè Cornet si era fermata per dei consulti medici. Risultato? Stop da uno a sei mesi, da valutare col passare dei giorni. A quanto pare hanno vinto i dottori più ottimisti, visto che con un messaggio sui propri profili social la tennista francese ha annunciato il proprio rientro in campo già al Premier Mandatory di Miami, al via martedì. “Sto di nuovo bene e sono felicissima di tornare in campo”, il suo messaggio in fan, che la vedranno esordire in California contro la kazaka Galina Voskoboeva. Il torneo di Miami sancirà anche il rientro del Tour di Karin Knapp, ai box dallo Us Open per un problema al ginocchio che ha reso necessaria l’operazione. Al primo turno la tennista altoatesina se la vedrà con la belga Yanina Wickmayer. I'm so happy to let you know that I'll be back on court for the @MiamiOpen next week #backontour #WTA #Miami pic.twitter.com/c21RwW2agV — Alize Cornet (@alizecornet) 20 marzo 2016

Vai, Vika! Può essere il tuo anno

Vai, Vika! Può essere il tuo anno

Victoria Azarenka stravince a Indian Wells, dominando la Williams con un match stratosferico. Chiude 6-4 6-4 e mostra le sue ambizioni: con Serena che torna a perdere due finali di fila dopo 12 anni, e la Sharapova fuori dai giochi, la bielorussa può sognare.

E se ci si mette anche la fortuna…

E se ci si mette anche la fortuna…

La finale di Indian Wells si rivela una vera passeggiata per Novak Djokovic. Il numero uno chiude 6-2 6-0 contro un Raonic menomato da un problema alla schiena, incassa il ventisettesimo 1000 e fa sognare gli organizzatori: “Questo torneo merita un'altra categoria”.

Anderson si opera alla caviglia: "Così allungo la carriera"

Momento difficile per Kevin Anderson. Il sudafricano ha una serie di problemi fisici che lo terranno fuori per ancora qualche settimana. Guai alla spalla lo hanno costretto a saltare gli ultimi tornei, allora ne ha approfittato per farsi operare a una caviglia. "La spalla non funziona come dovrebbe - ha scritto su Facebook - allora ho utilizzato questo periodo per sottopormi a un piccolo intervento alla caviglia. Il dottore ha detto che è andato tutto bene. La caviglia non mi ha mai creato grossi problemi, ma mi hanno detto che una procedura del genere servirà per allungarmi la carriera". Pur non indicando una possibile data per il rientro, il sudafricano (accompagnato dall'inseparabile moglie Kelsey) ha spiegato di voler giocare "qualche torneo" sulla terra battuta.   (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = "//connect.facebook.net/it_IT/sdk.js#xfbml=1&version=v2.3"; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); Hi guys, As you have probably noticed, I've had some injury problems which have caused me to withdraw from a few... Pubblicato da Kevin Anderson Tennis su Mercoledì 16 marzo 2016

Ana Ivanovic recupera in tempo e sarà a Miami

Nonostante un problema al ginocchio patito a Indian Wells, Ana Ivanovic parteciperà regolarmente al Premier Mandatory di Miami. Dopo aver battuto Camila Giorgi, la serba ha incassato un netto 6-2 6-0 contro Karolina Pliskova. Pare che si sia riacutizzato un problema già esistente, ma i dottori le hanno detto che potrà comunque giocare a Miami. Ana ha informato i suoi fan via Twitter, parlando di "semaforo verde" ottenuto dai medici. Intanto si trova a Key Biscayne, dove ha già effettuato una seduta di allenamento sul campo centrale. Il torneo femminile scatterà giovedì 24 marzo.

Djokovic non butta via niente

Djokovic non butta via niente

Prosegue la striscia vincente di Djokovic contro Nadal: lo batte per la decima volta negli ultimi undici scontri diretti e si prende la finale a Indian Wells. Non ha giocato al top, ma è bastato. Nadal: “Per un attimo ho avuto grandi sensazioni”. Nole per il titolo n. 5.  

Le soluzioni di Milos Raonic

Le soluzioni di Milos Raonic

Il canadese conquista la terza finale in un Masters 1000: dovesse spuntarla, diventerebbe il più giovane vincitore di un torneo di categoria. “Sono orgoglioso di come leggo le situazioni durante il match”. Goffin: “A tratti sono stato più bravo di lui...”  

La nuova sfida di Muscle Serena

La nuova sfida di Muscle Serena

Serena Williams batte un'ottima Radwanska e centra la finale a Indian  Wells, prima americana dopo 11 anni. Le manca un solo match per diventare la più titolata in questo torneo...e provare a sollevare il trofeo più pesante del tour. “Ci posso provare”.  

Rafa azzanna e non molla la preda

Rafa azzanna e non molla la preda

Tante difficoltà in avvio, ma alla fine Nadal doma un Nishikori sciupone e si prende la nona semifinale a Indian Wells. Il suo livello è ancora sufficiente per battere quasi tutti gli avversari. Ma c'è un problema: in semifinale pesca Novak Djokovic...  

Migliora l'avversario? Migliora Djokovic

Migliora l'avversario? Migliora Djokovic

Appena sul cammino di ‘Nole’ arriva un top-10, ecco che il numero uno alza il livello. Jo-Wilfried Tsonga fa i miracoli e lo trascina al tie-break sia nel primo sia nel secondo set, lui li vince entrambi 7-2 e si prende la semifinale (e la sfida numero 48) contro Nadal.

La Kerber torna ad allenarsi con Graf e Agassi

Lo scorso anno, di questi tempi, stava vivendo un momento molto delicato. Per questo, Angelique Kerber chiese aiuto al suo idolo Steffi Graf. Risposta affermativa e qualche giorno di allenamento a Las Vegas, dove la ex n.1 risiede con il marito Andre Agassi. Da lì è nato un percorso che si è concluso con il clamoroso trionfo all'Australian Open. Da allora, "Angie" è tornata in difficoltà: ha perso al primo turno nelle ultime due apparizioni, a Doha e a Indian Wells. Per questo, prima di recarsi a Miami, è nuovamente transitata a Las Vegas. Steffi e Andre l'hanno accolta di nuovo, e pare che stavolta sia proprio Agassi a passare più tempo sul campo. Chissà se sapranno ripetere il miracolo di 12 mesi fa...(function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = "//connect.facebook.net/it_IT/sdk.js#xfbml=1&version=v2.3"; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); It's been a treat to be a spectator the past couple of days....I've been watching some intense practices with Andre and Angie Kerber as she gets ready for the Miami Open. Pubblicato da Stefanie Graf su Giovedì 17 marzo 2016

Jamie Murray a un passo dal numero 1 ATP di doppio

Per anni, Jamie è stato l'unico Murray ad aver vinto un torneo del Grande Slam. Nel 2007, infatti, il fratello maggiore di Andy vinse il doppio misto a Wimbledon insieme a Jelena Jankovic. Adesso può diventare il primo a salire al numero 1: in questo momento è in seconda posizione nel ranking di doppio e ha avuto la chance di firmare il sorpasso durante il Masters 1000 di Indian Wells. Se lui e Bruno Soares avessero battuto Feliciano Lopez e Marc Lopez, lunedì prossimo sarebbe salito in vetta. Invece hanno perso 6-7 7-6 10-8. Per questa ragione, Marcelo Melo resterà in vetta per almeno un'altra settimana. Jamie ci riproverà a Miami, dove potrà soltanto guadagnare punti (mentre Melo scarterà la semifinale del 2015). 

Raonic vince, convince e parla di Slam

Raonic vince, convince e parla di Slam

Neanche un mese di stop ha inceppato l'impressionante stato di forma di Milos Raonic: ha vinto 13 delle ultime 14 partite, è in "semi" a Indian Wells e ha obiettivi enormi: “Nel 2016 voglio darmi la chance di vincere uno Slam. E con Moyà mi trovo alla grande”.  

TenniBest Podcast – 18 marzo 2016

TenniBest Podcast – 18 marzo 2016

Riflessioni a freddo su Maria Sharapova e il caso doping: Jacopo Lo Monaco tende a difendere lei e a prendersela con il suo team. Indian Wells ha evidenziato le figure di Kasatkina e, soprattutto, Zverev. La sentenza: “Tra 5 anni, il numero 1 sarà Milos Raonic”.

Goffin e la sopravvivenza della specie

Goffin e la sopravvivenza della specie

Giocando con intelligenza e personalità, il belga mette in un angolo Marin Cilic e fa tirare un sospiro di sollievo a tanti appassionati: per diventare forti non è necessario essere un gigante. “Posso dire la mia con altre armi”. Coach Johansson ha fissato l'obiettivo: top-10.  

Ufficiale: Roger Federer sarà al Miami Open

La programmazione iniziale, comunicata a dicembre, è stata rivoluzionata. Roger Federer pensava di non giocare neanche un torneo tra Indian Wells e Roland Garros, ma l'intervento alla cartilagine del ginocchio ha modificato i piani: dopo aver ufficializzato la presenza a Monte Carlo, lo svizzero parteciperà anche al Masters 1000 di Miami, al via mercoledì prossimo. Roger lo ha comunicato a modo suo, con un messaggio Twitter pieno di emoticons, una delle sue nuove passioni (tanto da realizzare una linea di t-shirt). La conferma è arrivata anche dall'agente Tony Godsick. Grande gioia per i suoi tanti tifosi, costretti a digerire i forfait da Rotterdam, Dubai e Indian Wells. Federer ha vinto due volte a Miami (2005 e 2006), mentre la sua ultima apparizione risale al 2014, quando perse nei quarti da Kei Nishikori.

Indian Wells: una grande Pliskova in semifinale

Una prestazione maiuscola ha consegnato a Karolina Pliskova la semifinale al Premier Mandatory di Indian Wells. Si pensava che la rampante Daria Kasatkina potesse crearle qualche problema, invece la ceca si è imposta con un netto 6-3 6-2, paraltro sbagliando pochissimo. Nel primo set era sufficiente un break al sesto game (suggellato da un bel dritto in contropiede). Divario ancora pù grande nel secondo. Nonostante una programmazione un po' folle (non si riposa praticamente mai!), la Pliskova sembra ormai a un passo dalle top players, ma le manca ancora qualcosa: ad esempio, il successo in un torneo importante o un buon piazzamento negli Slam. Proverà a cominciare a Indian Wells. Nessun rimpianto per la Kasatkina: "L'anno scorso ero numero 340 WTA, adesso sono tra le top-40 - ha detto - sono stata abbastanza veloce!".   WTA PREMIER MANDATORY INDIAN WELLS - Quarti di Finale Karolina Pliskova (CZE) b. Daria Kasatkina (RUS) 6-3 6-2 Victoria Azarenka (BLR) vs. Magdalena Rybarikova (SVK)  

"Tomic e Kyrgios, niente Rio se vi comportate male!"

Tira una brutta aria in Australia. Non si è ancora spenta la eco per la polemica a distanza tra Nick Kyrgios e Bernard Tomic, ai ferri corti per la mancata partecipazione di Kyrgios al match di Coppa Davis contro gli Stati Uniti. La vicenda non è piaciuta a Kitty Chiller, capo della delegazione olimpica australiana che viaggerà a Rio de Janeiro. Le sue dichiarazioni sono chiare: "Se sarà necessario, non avrò problemi a prendere provvendimenti disciplinari. Se non si comporteranno bene li rispediremo a casa. Per me i comportamenti dentro e fuori dal campo hanno esattamente la stessa importanza. Voglio un team di cui l'intera Australia sia orgogliosa". Il proverbio dice "uomo avvisato, mezzo  salvato": Nick e Bernard faranno bene a tenerlo a mente se non vorranno spiacevoli sorprese. 

The social week / 37

The social week / 37

Dalla sviolinata di Stakhovsky alla Head, ai dinosauri di Paire, il rovescio a una mano della Azarenka (e della Errani!), Brown alle prese con la Lufthansa, Isner col ‘nonno’ di Indian Wells e tanto altro. Tutto il meglio della scorsa settimana in dieci colpi… social.

Challenger: Cecchinato subito fuori a Irving

Prosegue il momento difficile di Marco Cecchinato. Nonostante la notizia dell'avvio di un procedimento a suo carico per la presunta combine di una partita, il siciliano si è ugualmente recato a Irving per giocare il ricco challenger di "raccordo" tra Indian Wells e Miami. Non è andata troppo bene: sorteggiato contro Guillermo Garcia Lopez (n.1 del draw) ha poi pescato un lucky loser, il neozelandese Michael Venus. "Ceck" ha perso col punteggio di 6-3 3-6 6-3. Al di là delle difficili condizioni psicologiche con cui sarà sceso in campo, l'azzurro continua a mostrare difficoltà tecnico-tattiche sui campi veloci, soprattutto dalla parte del rovescio. Gioca un po' troppo lontano dalla linea di fondo: sulla terra rossa la scelta può pagare, sul cemento è più dura. Ad ogni modo, lo vedremo la prossima settimana a Miami. Nella speranza che, piano piano, le cose possano migliorare. E che arrivi l'attesa prima vittoria nel circuito ATP. 

Agnieszka Radwanska ritorna al numero 2 WTA

Doppio colpo per Agnieszka Radwanska: battendo 6-3 7-6 Petra Kvitova, la polacca ha centrato la semifinale al Premier Mandatory di Indian Wells e si è garantita il ritorno al numero 2 WTA. "Dovevo giocare il mio miglior tennis, altrimenti mi sarei trovata nei guai - ha detto la Radwanska - contro Petra bisogna sempre stare attente, soprattutto al servizio". E pensare che il suo torneo ha rischiato di terminare al primo turno, quando ha cancellato un matchpoint a Dominika Cibulkova. La Kvitova avrebbe potuto spingere il match al terzo (come peraltro tutti gli incontri precedenti), ma avanti 5-2 nel secondo si è fatta risucchiare e ha perso il tie-break piuttosto nettamente. La Radwanska, che scavalcherà Angelique Kerber in classifica, ha detto che il suo ottimo momento è dovuto alle scelte di programmazione: in particolare, non ha lavorato troppo durante la preparazione invernale e non ha giocato troppi tornei. "A volte pensiamo che fare di più sia meglio, ma non è proprio così. Io mi sono riposata a dovere, mi sono fermata per tre settimane e poi sono ripartita piano. E Indian Wells è appena il mio quarto torneo stagionale". In semifinale avrà un match complicatissimo contro Serena Williams.  WTA PREMIER MANDATORY INDIAN WELLS - Quarti di Finale  Agnieszka Radwanska (POL) b. Petra Kvitova (CZE) 6-3 7-6 Serena Williams (USA) b. Simona Halep (ROM) 6-4 6-3

Sascha, non era ancora il momento

Sascha, non era ancora il momento

Rimandata l'esplosione di Alexander Zverev. Il tedesco gioca una gran partita, a tratti domina Nadal, ma poi affossa una facile volèe sul matchpoint e si scioglie completamente. Nei quarti contro Nishikori ci va lo spagnolo. Fuori Wawrinka, Raonic batte Berdych, OK Djokovic.  

Nel ranking ATP a (quasi) 38 anni

Nel ranking ATP a (quasi) 38 anni

LA STORIA – Quella del lecchese Jonata Vitari sembra una favola. Buon seconda categoria, provò a fare il “pro” dopo il servizio militare, poi ripiegò sull’insegnamento. Ma a 37 anni entrerà per la prima volta nel ranking ATP, in maniera del tutto rocambolesca. (Foto Francesco Panunzio)

Caso Cecchinato: si muove la Procura di Palermo

Per il caso Bracciali-Starace era stata la Procura di Cremona a inviare a quella della FIT gli atti del procedimento. Stavolta è il contrario: sono stati gli 007 federali a inviare le carte alla Procura di Palermo per il nuovo caso che ha portato al deferimento di Marco Cecchinato e Riccardo Accardi. Il Procuratore Capo Francesco Lo Voi ha assegnato il caso a Salvo De Luca: l'ipotesi di reato è quella di frode sportiva. In questo momento il fascicolo è contro ignoti, ma sul caso stanno operando gli uomini della squadra mobile di Palermo. Lo riferisce l'edizione palermitana di Repubblica, che peraltro menziona anche Fabrizio Guttadauro, uno scommettitore il cui nome era emerso nella prima parte dell'inchiesta BBC-BuzzFeed. Sarebbe stato lui, anni fa, a tenere i contatti con Martin Vassallo Arguello. Non viene specificato se Guttadauro ha a che fare con la vicenda di Cecchinato e Accardi, accusati di aver alterato l'esito del match tra lo stesso Cecchinato e Kamil Majchrzak al torneo challenger di Mohammedia, lo scorso 8 ottobre. (Ri. Bi.)

Chris Evert: "Il doping c'era ai miei tempi, altro che oggi..."

Chris Evert, vincitrice di 18 Slam, si è detta sorpresa della positività di Maria Sharapova, ma non del fenomeno del doping nello sport professionistico. A suo dire, certe pratiche erano molto diffuse negli anni in cui era in attività, prima che nel tennis arrivasse un programma antidoping. "Negare che negli sport professionistici non ci sia qualcosa del genere vorrebbe dire mettere la testa sotto la sabbia - ha detto durante una conference call a Indian Wells - credo che il fenomeno ci sia un po' ovunque, ma non così tanto nel tennis. Era molto più diffuso ai miei tempi: in tante si dopavano e non c'erano controlli". Già che c'era, avrebbe potuto fare qualche nome...Secondo la Evert, la squalifica a Maria Sharapova dipenderà dalla cartella clinica che presenterà in sede processuale. "Vedremo cosa diranno le cartelle cliniche dei medici che si sono occupati di lei 10 anni fa. Se fosse dimostrato che ha utilizzato il Meldonium nei dosaggi corretti e consentiti, la sua sospensione potrebbe essere breve". 

Scommesse: la TIU respinge le accuse di Di Martino

Avevano fatto discutere le dichiarazioni di Roberto Di Martino, PM della Procura di Cremona, secondo cui la Tennis Integrity Unit avrebbe sottovalutato le indicazioni provenienti dalla sua inchiesta (che - come è noto - ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per Daniele Bracciali e Potito Starace), specie sul circuito internazionale. Le frasi del magistrato italiano hanno causato la reazione della TIU, solitamente molto riservata. "La Tennis Integrity Unit, supportata dagli organi di governo del tennis, rifiuta con forza le ipotesi formulate dal Pubblico Ministero di Cremona, Italia, secondo cui le prove di match truccati sarebbero state ignorate dalla TIU. La Tennis Integrity Uniti stava tentando di acquisire le prove a sostegno delle accuse mosse a Daniele Bracciali e Potito Starace dal suo ufficio sin dall'ottobre 2014. La TIU ha eletto un consulente legale in Italia per ottenere le informazioni contenute nelle indagini di Di Martino e adesso figura come parte lesa nel procedimento penale in corso". In merito alle dichiarazioni del PM, è stato aggiunto che tutto il materiale di cui sono entrati in possesso "è stato completamente e accuratamente valutato e, nel caso, studiato. Per noi sono benvenuti tutti i nuovi elementi di prova in grado di assisterci nel nostro lavoro". 

Gossip: è finita tra la Lisicki e Oliver Pocher

Dopo due anni di fidanzamento, è terminata la relazione tra Sabine Lisicki e lo showman tedesco Oliver Pocher. La notizia è stata confermata dal management di entrambi su richiesta della Bild. La love story era nata nell'estate 2013, quando la tedesca aveva raggiunto una sorprendente finale a Wimbledon. Dopo qualche ammiccamento su Twitter, i due avevano iniziato a frequentarsi ed erano diventati una delle coppie più glamour della Germania, tanto da fare diverse ospitate in TV. L'ultima apparizione di Pocher al seguito della Lisicki è stata all'Australian Open. I due vivevano insieme a Colonia, ma la Lisicki ha già abbandonato l'abitazione. Pocher, 38 anni, in passato era stato sposato con Sandy Meyer-Wolden, una delle tante ex fiamme di Boris Becker. 

2019: data X per i Mini Slam (o Super Masters)?

2019: data X per i Mini Slam (o Super Masters)?

Anche il direttore di Indian Wells cita il 2019 come data per la creazione di una nuova categoria di tornei, più vicini agli Slam e più ricchi degli attuali Masters 1000. Anche Shanghai è in ottima posizione. In Europa c'è la sfida a distanza tra Roma e Madrid.  

Indian Wells: la Vinci si arrende al tendine d'achille

Termina negli ottavi l'avventura di Roberta Vinci a Indian Wells. La tarantina è rimasta in campo appena 43 minuti contro Magdalena Rybarikova, poi si è arresa a un fastidio al tendine d'achille che l'aveva messa in difficoltà anche nei turni precedenti. Roberta si è ritirata sul punteggio di 6-2 2-0 per la slovacca, quando ha capito che avrebbe solo rischiato di aggravare la situazione. In evidente difficoltà negli spostamenti, Roberta ha alzato bandiera bianca dopo aver perso 10 punti consecutivi. L'avventura a Indian Wells resta positiva: la speranza è che il problema non sia così grave da saltare il Miami Open. Gli altri ottavi di finale non hanno fatto registrare sorprese, se non il successo di Daria Kasatkina sulla Bacsinskzy, ma la russa è una giovane in grande accesa e il risultato non è così clamoroso. Avanti agevolmente Serena Williams.   WTA PREMER MANDATORY INDIAN WELLS - Ottavi di Finale Serena Williams (USA) b. Kateryna Bondarenko (UCR) 6-2 6-2 Simona Halep (ROM) b. Barbora Strycova (CZE) 6-3 1-0 rit. Agnieszka Radwanska (POL) b. Jelena Jankovic (SRB) 6-3 6-3 Petra Kvitova (CZE) b. Nicole Gibbs (USA) 4-6 6-3 6-4 Karolina Pliskova (CZE) b. Johanna Konta (GBR) 7-6 3-6 6-3 Victoria Azarenka (BLR) b. Samantha Stosur (AUS) 6-1 4-6 6-1 Daria Kasatkina (RUS) b. Timea Bacsinszky (SUI) 6-4 6-2 Magdalena Rybarikova (SVK) b. Roberta Vinci (ITA) 6-2 2-0 ritiro

Daniele Bracciali non smette di combattere

Daniele Bracciali non smette di combattere

ESCLUSIVO - A colloquio con l'aretino, nuovamente tirato in ballo dall'inchiesta BBC-BuzzFeed-Sole 24 Ore. Lo scoramento di chi ha scelto di riservare ogni energia per le sedi opportune. “Perché ormai ho capito come funziona con i giornali”. Però ci rivela che...  

Lo scontro generazionale di Rafa Nadal

Lo scontro generazionale di Rafa Nadal

Rafa si prende la rivincita su Verdasco, ma ringrazia soprattutto gli errori del connazionale. Adesso avrà un test difficile contro il rampante Alexander Zverev, sempre più in forma: non si rifila per caso un doppio 6-2 a Simon. "E' un n.1 del futuro".  

Sorpresa: il tennis fa più controlli antidoping dell'atletica

Il presidente ATP Chris Kermode ha promesso maggiori investimenti per combattere la corruzione, ma forse l'ITF potrebbe fare lo stesso ragionamento per i controlli antidoping. Nel 2015 il tennis ha investito "appena" 4 milioni di dollari. Negli ultimi dieci anni, sono stati sospesi a vario titolo ventuno top-100 tra uomini e donne. Le statistiche del 2015 rivelano che sono stati effettuati 4433 test antidoping (2514 uomini e 1919 donne), così suddivisi:   1912 test sulle urine durante i tornei (1054 uomini, 858 donne) 344 test sul sangue durante i tornei (207 uomini, 137 donne) 519 test sulle urine fuori dalle competizioni (301 uomini, 218 donne) 1658 test sul sangue fuori dalle competizioni (952 uomini, 706 donne)   E' incoraggiante l'aumento di quest'ultimo tipo di test, ottimo per scovare alcune sostanze come l'ormone della crescita, anche se le urine consentono di rilevare complessivamente un maggior numero di sostanze. Sono cifre discrete ma non sufficienti, tenendo conto che la percentuale dei tennisti controllati sul totale dei professionisti non raggiunge il 20% (13% tra gli uomini, 18% tra le donne), anche se ovviamente si tratta di giocatori molto lontani dalle posizioni che contano: in generale, si può dire che i top-100 di singolare siano ben controllati, con i top-50 soggetti ai whereabouts WADA. Si può sempre fare meglio, ma il tennis ha comunque realizzato più controlli complessivi rispetto a quelli della IAAF per l'atletica leggera: tra urine, sangue e controlli specifici per l'EPO, nel 2015 l'atletica leggera ha effettuato 3905 test. 

Roger Federer lancia la t-shirt con le emoticon

Roger Federer ha sdoganato una nuova frontiera del marketing. Dopo aver creato il logo "RF", cui ha legato ogni suo prodotto, sta lanciando una linea di t-shirt rappresentanti una serie di emoticon che lo riguardano. Si tratta d semplici magliette, in cui attraverso il linguaggio universale delle "emojis", racconta la sua vita tra vaggi e partite di tennis. Nelle prossime t-shirt usciranno anche i volti della moglie Mirka, nonché dei quattro figli Myla, Charlene, Leo e Lenny. "Si tratta di un modo giocoso per interagire con i miei fan - ha detto Federer - le magliette sono un modo divertente per portare i social network nel tennis, e viceversa. Io mi trovo in mezzo e penso che sia molto interessante, perché io mi dedico molto al rapporto con i tifosi". 

Il ritorno di Stacey Allaster: lavorerà per la USTA

E' durato pochi mesi l'allontanamento di Stacey Allaster dal mondo del tennis. La dirigente canadese, amministratore delegato WTA dal 2009 al 2015, aveva rassegnato le dimissioni lo scorso 2 ottobre. Neanche 6 mesi dopo torna come responsabile del settore professionistico per conto della USTA, la federazione americana. La Allaster, 52 anni, ha detto che aveva bisogno di un po' di riposo dopo aver lavorato ininterrottamente per 28 anni, ma adesso è pronta a ripartire: "Anche perché non avrò un ruolo di grande potere e mi occupero di una sola nazione anziché 33". La Allaster, cittadina americana dallo scorso anno, si occuperà soprattutto di Us Open, Us Open Series e dei team americani di Davis e Fed Cup. Tuttavia il suo coinvolgimento sarà a 360 gradi, e pare che i dirigenti USTA puntino su di lei per mantenere negli Stati Uniti il Miami Open, sempre più in crisi e destinato a traslocare dalla storica sede di Key Biscayne. 

Judy Murray abbandona la Fed Cup britannica

Judy Murray ha rassegnato le dimissioni da capitana della Fed Cup britannica. La mamma del numero 2 WTA lascia dopo cinque anni per trascorrere più tempo con la sua famiglia e concentrarsi sui programmi di legati al tennis di base. Separata da tempo dal padre di Andy, è diventata nonna circa un mese fa quando Kim Sears ha messo al mondo la piccola Sophia Olivia. Judy, tra l'altro, è convinta che il format di Fed Cup vada rinnovato. "C'è un grande bisogno di un cambiamento. E' fondamentale usare questa competizione globale per attirare e mantenere sempre più giovani ragazze nel mondo del tennis". Sotto la sua guida, la Gran Bretagna non ha mai raggiunto il World Group II, arrivando due volte agli spareggi ma perdendo contro la Svezia nel 2012 e contro l'Argentina nel 2013. Quest'anno le britanniche, prive di Johanna Konta, si sono arrese al Belgio nel match decisivo per arrivare ai play-off.

Anche l'ONU ha scaricato Maria Sharapova

Come se non bastasse il fuggi fuggi degli sponsor, c'è un'altra tegola per Maria Sharapova: a causa dell'indagine per doping, l'ONU ha sospeso la collaborazione con la russa, fino ad oggi ambasciatrice di buona volontà per conto delle Nazioni Unite. Il comunicato recita: "Alla luce del recente annuncio della signora Sharapova, abbiamo sospeso il suo ruolo di Ambasciatrice di Buona Volontà. Fino a quando l'indagine sarà in corso, sospenderemo tutte le attività previste". L'ONU ha comunque ringraziato la Sharapova per il suo lavoro, soprattutto per il sostegno alle zone colpite dal disastro di Chernobyl del 1986: la famiglia di Masha, infatti, è originaria di Gomel, Bielorussia, a circa 200 km da Chernobyl. Il suo impiego con le Nazioni Unite era iniziato nel 2007: la sua fondazione benefica ha collaborato per finanziare diverse borse di studio per i bambini provenienti dalle zone della Bielorussia colpite dal disastro. 

The Italian Job? Mah...

The Italian Job? Mah...

Nuovo capitolo dell'inchiesta BBC-BuzzFeed, con l’intervento de Il Sole 24 Ore. Ci si sposta sui (noti) casi di Bracciali e Starace, e il quotidiano economico cita Fognini, ma apparentemente senza prove. Parla il pm Di Martino, che ha girato le carte alla TIU. Anche se…  

Murray viene soffiato via dal vento

Murray viene soffiato via dal vento

Sorpresa a Indian Wells: lo scozzese lascia strada a Federico Delbonis, aiutato dalle folate e da un campo molto lento. Avanti 4-1 nel terzo, manca di lucidità e va fuori. Occhio a “Delbo”, nostro probabile avversario in Davis: sulla terra è ancora più forte...