Stakhovsky si fa male alla schiena: fuori un mese

Si torna a parlare di Sergiy Stakhovsky per ragioni tennistiche. Da qualche tempo, l'ucraino è un protagonista soprattutto su Twitter, dove non ha paura di esprimere opinioni forti. Risale a pochi giorni fa la diatriba virtuale con Andy Murray sulla parità nei montepremi. Adesso arriva una cattiva notizia: l'ucraino soffre di problemi alla schiena che lo terranno fermo per circa quattro settimane. L'obiettivo è quello di tornare in campo prima del Roland Garros. Per sua fortuna, il problema arriva in concomitanza con l'inizio della stagione su terra battuta, non certo la sua superficie preferita. Magari lo ritroveremo al top per i tornei sull'erba. I am forced to take a 4week break due to back injury... Will try to be back before @rolandgarros . #tennislove — Sergiy Stakhovsky (@Stako_tennis) 28 marzo 2016

Papà Murray inciampa anche a Miami

Papà Murray inciampa anche a Miami

Due clamorosi passaggi a vuoto costano allo scozzese una brutta sconfitta contro un Dimitrov appena discreto. Avanti 3-1 nel terzo, perde cinque giochi di fila e lascia strada al bulgaro in un match che ha visto la presenza (sospetta?) di Eugenie Bouchard in tribuna.  

Serena Williams e quella brutta abitudine...

Serena Williams e quella brutta abitudine...

Non è semplice abituarsi a perdere quando vinci un torneo dopo l'altro. Per questo, Serena era infuriata dopo la sconfitta contro Svetlana Kuznetsova. Oltre 50 errori l'hanno condannata. Non intasca un titolo da 7 mesi e adesso arriva l'odiata terra battuta...  

La Sharapova non molla: il 4 maggio arrivano i cioccolatini

Neanche la positività a un test antidoping ha bloccato i progetti di Maria Sharapova. Già attiva nel settore dei dolciumi con le caramelle Sugarpova, la russa aveva promesso il lancio di una linea di cioccolatini. Si pensava che le sue disavventure personali potessero bloccare i progetti Sugarpova: niente di tutto questo, anzi, l'obiettivo è triplicare un fatturato di circa 20 milioni di dollari. I cioccolatini entreranno in commercio il prossimo 4 maggio. In questo momento le caramelle Sugarpova sono disponibili in circa 20 paesi e Masha continua ad essere l'unico proprietario di un'azienda lanciata quattro anni fa e finanziata esclusivamente con i suoi risparmi. In questi giorni, la russa sta smaltendo le tensioni delle ultime settimane con una vacanza nelle spiagge del Messico.

Boris Becker apre un'accademia in Cina

Dopo Juan Carlos Ferrero, anche Boris Becker ha scelto di investire sulla Cina. Il coach di Novak Djokovic darà il suo nome al centro di allenamento del Mission Hills Resort di Shenzhen, non troppo distante da Hong Kong. Il tedesco si è detto sorpreso del fatto che un paese con un miliardo di abitanti abbia prodotto soltanto Na Li. "Sono il più grande paese del mondo ma non hanno neanche un giocatore tra i top-100 ATP - he detto Becker - siamo qui per cambiare la situazione. Sono abbastanza vecchio e maturo per dare indietro qualcosa e poter trasmettere la mia esperienza, sia di giocatore che di allenatore". I primi studenti del programma stilato da Becker arriveranno a settembre. Mentre Djokovic vinceva il torneo di Indian Wells, lui ha visitato la strutture e ha effettuato una clinic con alcuni giovani. "I giovani cinesi hanno hanno un grande potenziale, ma per arrivare al livello successivo non dobbiamo limitarci alle strutture. Bisogna offrire la possibilità di giocare più tornei possibili. Credo che la Boris Becker Tennis Academy possa creare un grande interesse per il tennis e mostrare il giusto tipo di allenamento da percorrere". 

Challenger Raanana: si rivede Gianluigi Quinzi

Non si può certo rimproverare Gianluigi Quinzi di non provarci. Dopo aver detto addio (per sempre?) allo storico coach Eduardo Medica, l'azzurro è ripartito da Israele. Sceso al numero 445 ATP, aveva giocato un torneo future e questa settimana ha preso parte alle qualificazioni del ricco challenger di Raanana. Un po' a sorpresa le ha passate, battendo al turno decisivo il funambolico americano Clay Thompson col punteggio di 3-6 7-6 6-4. Un successo importante, soprattutto per il morale. Il sorteggio gli ha riservato un giocatore di ottimo livello come Lukas Lacko, numero 4 del tabellone. Sarà un'ottima occasione per valutare l'attuale livello di Quinzi. A Raanana sono in gara altri quattro azzurri: Thomas Fabbiano, Roberto Marcora, Matteo Viola e Andrea Arnaboldi.

Thiem sfida Djokovic: "Non mi basta una bella figura"

C'è grande attesa per l'ottavo di finale a Miami tra Novak Djokovic e Dominic Thiem. L'austriaco è tra i giocatori più in forma del 2016 e si presenterà con due titoli in tasca (Buenos Aires e Acapulco) e un bilancio complessivo di 24 vittorie e 5 sconfitte. Quello contro Djokovic sarà un test chiave per verificarne il livello. "Sarà una grande esperienza. Ho bisogno di questo tipo di partite per abituarmi a sfidare i migliori - ha detto Thiem - Nole ha raggiunto un livello diverso da qualsiasi altro giocatore. Tuttavia non si può scendere in campo sperando di fare solo bella figura. Io sto esprimendo un buon tennis e ho già battuto ottimi giocatori". L'unico scontro diretto risale a Shanghai 2014 e finì 6-3 6-4 per il serbo. Ovviamente Thiem scenderà in campo per vincere, ma stare vicino a Djokovic potrebbe già essere considerato un buon risultato. "Il caldo? Dà fastidio, ma non è niente di paragonabile a quanto vissuto in Sud America" ha concluso Thiem, che ha incassato i complimenti a distanza di Djokovic. "E' un giocatore molto completo". 

L'orologio di lusso di Tomas Berdych

Felio Siby, nome ben noto agli appassionati di orologi, ha siglato un accordo con Tomas Berdych. Il ceco è il nuovo ambasciatore globale di un brand che produce orologi di lusso ma anche scarpe e borse, sia per uomini che donne. Berdych è sempre stato un appassionato del settore, ed era curioso che fosse uno dei pochi top-players a non avere un accordo con un'azienda di orologi. E' la prima volta che Felio Siby sceglie un tennista come testimonial ed è stata coinvolta anche Ester Satorova, moglie di Berdych, in un servizio fotografico. Non è la prima volta che Berdych associa il suo nome a un'azienda fashion: basti pensare all'accordo con H&M, terminato proprio qualche mese fa (dal 2016, il n.7 ATP veste Adidas).

Tanto arriva sempre prima Jamie

Tanto arriva sempre prima Jamie

Lunedì prossimo Jamie Murray diventerà numero 1 nel ranking ATP di doppio. Come nove anni fa, quando fu il primo Murray a vincere uno Slam. Nessun britannico ce l'aveva fatta nell'epoca del computer. E pensare che tre anni fa si voleva ritirare...  

Horacio Zeballos, un miracolato a Miami

Horacio Zeballos, un miracolato a Miami

Continua l'incredibile corsa dell'argentino: prima entra come lucky loser, poi batte Del Potro, infine supera Verdasco in un match-thriller, in preda ai crampi. Lo spagnolo si infuria per le sue presunte scorrettezze. Adesso sfida Goffin. Tutto facile per Novak Djokovic.  

Boom Boom Keys si abbatte sulla Vinci

Boom Boom Keys si abbatte sulla Vinci

L'americana gioca a velocità impressionanti e non lascia scampo alla Vinci. L'arrivo di Mats Wilander ha prodotto una scossa mentale: se riduce il numero di errori, può arrivare in fondo. La Vinci gioca il punto più fortunato del 2016, ma non basta.  

Fabbiano va a caccia dei top-100 a Raanana, Israele

Entra nel vivo il Masters 1000 di Miami, ma anche il circuito challenger non conosce sosta. In questi giorni ci saranno tre tornei spalmati su tre continenti: Raanana (Israele), Leon (Messico) e St. Brieuc (Francia), tutti sul cemento: il più importante si tiene a Raanana, con un maxi-montepremi di 125.000 dollari e quattro top-100 in tabellone. Grande attesa per Thomas Fabbiano, ormai ad un passo dall'agognato ingresso tra i top-100. In gara anche Arnaboldi, Marcora e Viola. Tutti i tornei della settimana saranno visibili in streaming tramite la piattaforma ATP. Qui sotto vi proponiamo le cinque finestte video della settimana. RAANANA - CAMPO CENTRALE RAANANA - CAMPO 1 ST. BRIEUC - CAMPO CENTRALE LEON - CAMPO CENTRALE LEON - CAMPO 1

Wawrinka e i consigli "da amico" a Monfils e Paire

Nel mondo del tennis c'è spazio anche per qualche amicizia. Lo sa bene Stan Wawrinka, prodigo di consigli per Gael Monfils e Benoit Paire. "Sono amici - ha detto - se posso aiutarli, ci provo. Non penso alla competizione". Lo svizzero ha parlato a lungo con Monfils per aiutarlo a trovare un nuovo coach. E' stato lui a contribuire alla scelta di Mikael Tillstrom, top coach della Good to Great Academy guidata da Magnus Norman. "Gael è un amico, ho visto che era indeciso e gli ho chiesto di farmi qualche nome. Ha citato Tillstrom, spiegandomi che aveva già provato a contattarlo qualche anno fa ma gli aveva detto no. Non voleva chiederglielo di nuovo, temendo un rifiuto. Gli ho detto di riprovarci e nel frattempo ho testato la situazione con Norman. Ho avuto buoni feedback e ho convinto Gael a riprovarci: stavolta la risposta avrebbe dovuto essere diversa". Lo svizzero ha poi dato una mano a Paire, dandogli il suo parere su un mucchio di aspetti. "Ok, è un potenziale avversario, ma sarei contento di un suo miglioramento. Possiamo affrontarci, ma quante volta potrà accadere? Se perdo con loro non mi cambierà la vita, al massimo una settimana"  

Il manager di Kyrgios se la prende con...la Jankovic!

L'avventura di Jelena Jankovic al Premier Mandatory di Indian Wells è durata un solo game, poi ha lasciato strada a Magda Linette per un infortunio. Fin qui tutto più o meno normale, non fosse che Twitter ha ospitato la "sfuriata" di John Morris, manager di Nick Kyrgios. Morris ha definito "disgustoso" il comportamento della serba, spiegando che avrebbe dovuto lasciare strada a una lucky loser se davvero non era in grado di giocare. "La WTA dovrebbe prendere provvedimenti in questo senso". Le frasi di Morris non sono piaciute soprattutto in virtù del suo ruolo di manager. Tra l'altro il suo assistito è spesso al centro di polemiche, quindi era pressoché scontato che qualche internauta se la prendesse con Morris, ricordandogli il forfait di Kyrgios in Coppa Davis piuttosto che la sua presenza a Indian Wells, dove non era al 100% (e dunque in una situazione simile a quella della Jankovic) ma ha giocato ugualmente. Disgusting Jankovic was able to do that today when there are LL waiting to play. The WTA need to stamp this out, it's so bad for the sport. — John Morris (@JohnMorris1982) 25 marzo 2016

Dudi Sela si prende il 20esimo titolo challenger

Il trionfo a Shenzhen ha regalato a Dudi Sela il titolo numero 20 nel circuito challenger. L'israeliano è sempre più vicino al record di Yen Hsun Lu, leader di questa speciale classifica con 22 titoli. Sela ha battuto in finale Di Wu con il punteggio di 6-4 6-3. Il cinese può essere contento, visto che era stato letteralmente miracolato da Thomas Fabbiano in semifinale: il pugliese era stato avanti 5-0 nel terzo e non ha sfruttato cinque matchpoint. Con questo successo, Sela tornerà tra i top-70 ATP e adesso spera di dare l'assalto al record del taiwanese. "E' un titolo importante perché dopo l'Australian Open avevo giocato male - ha detto - poi i challenger sono sempre più difficili da vincere, visto che ci sono tanti top-100. Volevo entrare tra i top-50 ATP, ho perso qualche partita di troppo e gli obiettivi sono cambiati. Ma continuo a sognare di vincere un titolo ATP". Il primo challenger vinto da Sela risale al 2003, a Togliatti. L'evento dove ha avuto più successo è stato Vancouver (vinto quattro volte).

Del Potro e i dolori al polso: "Non è niente di nuovo"

I recenti dolori al polso hanno destato qualche preoccupazione tra i sostenitori di Juan Martin Del Potro. Dopo la sconfitta a Miami contro Horacio Zeballos, l'argentino ha spiegato che si tratta degli effetti dell'operazione e non di un nuovo infortunio. Durante il match ha chiamato il fisioterapista per farsi trattare al polso sinistro, già operato tre volte. Palito ha spiegato che avverte dolore con regolarità da quando è tornato nel tour, e le cose sono peggiorate a Miami. "Non è niente di nuovo, niente di diverso, sapevo che queste cose sarebbero successe abbastanza spesso. Il mio avversario principale sono io stesso, è una strada lunga". Del Potro dovrebbe tornare a Monte Carlo, ma non ha specificato quale sarà il suo prossimo torneo. "Ho giocato tre tornei e vinto cinque partite: se dovessi tornare presto in campo sarebbe una gran cosa". Gli organizzatori monegaschi gli hanno riservato una wild card.   (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = "//connect.facebook.net/it_IT/sdk.js#xfbml=1&version=v2.3"; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs);}(document, 'script', 'facebook-jssdk')); Antes que nada, les agradezco de corazón los mensajes de apoyo y las preguntas sobre mis próximos pasos.Como comenté... Pubblicato da Juan Martín del Potro su Sabato 26 marzo 2016

Fa caldo: Nadal si ritira contro Dzumhur. KO Wawrinka

Clamorosa sorpresa al Masters 1000 di Miami. Un calo fisico, improvviso e inatteso, ha costretto Rafael Nadal al ritiro contro il bosniaco Damir Dzumhur. Rafa si è ritirato sul punteggio di 2-6 6-4 3-0 per il suo avversario. "E' andato tutto bene fino alla fine del primo set - ha detto Nadal - poi ho iniziato a sentirmi confuso, non stavo troppo bene. Le cose sono via via peggiorate, poi nel terzo set ho realizzato che non avrei potuto proseguire. Volevo finire la partita, ma non ce la facevo. E' dura, percé stavo giocando bene, ho avuto buoni allenamenti dopo una bella settimana a Indian Wells". Per Rafa è l'ottavo ritiro in carriera durante un match: anche Dzumhur non stava bene, in difficoltà con il caldo umido di Miami, tanto da essere il primo a chiedere l'aiuto del fisioterapista. E pensare che anche il bosniaco aveva pensato al ritiro. "Ma poi ho pensato che stavo giocando con Rafa. Non succede tutti i giorni, allora volevo godermi il momento e ho provato a continuare". Gli è andata alla grande e adesso avrà un terzo turno più che fattibile contro Mikhail Kukushkin, pure lui beneficiario di un ritiro, quello di Thomaz Bellucci. Nella sessione serale c'è stato l'esordio di Andy Murray, vincitore su Denis Istomin col punteggio di 6-3 7-5. Tra gli altri risultati di giornata, da segnalare la sconfitta di Stan Wawrinka per mano di Andrey Kuznetsov.

Le mille fatiche di Serena Williams

Le mille fatiche di Serena Williams

Le difficoltà non mancano, le avversarie ci credono di più, ma Serena Williams se la cava anche contro Zarina Diyas. L'americana centra gli ottavi a Miami e prosegue nella caccia al nono titolo. Ma sta cercando di togliersi un peso: quello di essere umana.  

46 tornei in un anno. In camper.

46 tornei in un anno. In camper.

LA STORIA – Il portoghese Gonçalo Oliveira ha 21 anni e da un paio gira l’Europa in camper col padre, dividendosi fra Futures (tanti) e Challenger (pochi), per inseguire il sogno top-100. “È impegnativo, ma non mi stanco mai”. Nemmeno dopo 27 tornei consecutivi.

Miami: Seppi non ce la fa, vince Dolgopolov 6-4 6-4

Anche stavolta niente da fare. In ben 36 partecipazioni ai Masters 1000 sul cemento americano, solo due volte Andreas Seppi ha saputo vincere due partite nello stesso torneo. Non gli è (ancora) riuscito quest’anno: dopo l’eliminazione al secondo round a Indian Wells, è caduto alla stessa altezza del tabellone anche a Miami, sconfitto con un doppio 6-4 dall’ucraino Alexandr Dolgopolov. Non è una sorpresa, perché l’azzurro lo soffre particolarmente e ci aveva già perso 3 volte su tre, ma il vantaggio di 4-1 (con due break) nel secondo set lasciava ben sperare. Invece l’allievo di Massimo Sartori ha perso entrambi i break e ha finito per cedere cinque giochi consecutivi, arrendendosi in un’ora e 23 minuti. Chiusa la prima tournèe dell’anno negli States, l’altoatesino rientrerà in Italia per sottoporsi a un intervento all’anca, la stessa che gli ha già creato più di un problema nella passata stagione. L’operazione gli farà perdere i primi tornei sulla terra battuta: l’obiettivo è quello di rientrare in tempo per il Masters 1000 di Madrid.

Il punto più importante del game

Il punto più importante del game

Uno studio sui primi 8 del ranking ATP rivela quanto sia fondamentale il punto sul 30-30. Il migliore è Roger Federer, il peggiore...Rafa Nadal. Quando lo vincono, intascano il game nel 93% dei casi. Ma se lo perdono...indicazioni valide anche per gli amatori.  

Che sfortuna per Miami! Virus Federer, KO Del Potro

Un virus allo stomaco ha costretto Roger Federer a rinviare l'atteso rientro. Lo svizzero ha dato forfait poco prima di scendere in campo contro Juan Martin Del Potro al secondo turno del Miami Open. "Sono triste per il torneo e per i fans, anche perché non mi è quasi mai capitato di ritirarmi nell'imminenza di un match - ha detto tramite un comunicato - non mi sentivo bene da qualche giorno, ma le cose sono peggiorate nelle ultime 24 ore". Roger ha incassato la solidarietà di Rafael Nadal, che esordirà sabato contro Damir Dzumhur. "Un torneo con Roger è sempre meglio - ha detto - è buono che sia un problema allo stomaco e non al ginocchio, quindi non si tratta di un grosso problema. Certo, è brutto per il torneo". Le cattive notizie non finiscono qui, poiché Del Potro è stato sconfitto dal lucky loser Horacio Zeballos, vincitore con un doppio 6-4. Sfruttando le sue rotazioni mancine, ha trovato con frequenza il rovescio di Del Potro. In una botta sola, dunque, il Miami Open ha perso due dei protagonisti più attesi. Del Potro ha avuto qualche problema al polso operato, chiamando il trainer a fine primo set. "Ho sofferto un po', è andata peggio che nel primo match - ha detto - ma spero che non sia niente di pericoloso. Vedremo se domani sarò in grado di allenarmi, se potrò tirare qualche rovescio. Sarebbe stato sorprendente vincere visto che non sono al 100%". 

Miami: Vinci salva per un pelo, Errani eliminata

L'Italia avrà soltanto Roberta Vinci al terzo turno del Premier Mandatory di Miami. La tarantina ha vinto un match complicato contro Lucie Hradecka, battuta in rimonta col punteggio di 1-6 6-4 7-6. Rocambolesco l'andamento del terzo set: avanti 4-2, Roberta si è poi trovata sotto 5-6 e 0-30 ma è rimasta a galla e ha superato una giocatrice ostica, dotata di un ottimo servizio e "quadrumane", poiché tira sia dritto che rovesco a due mani. Al terzo turno avrà un match affascinante contro Madison Keys, particolarmente motivata per l'ingresso di Mats Wilander nel suo team. Non va troppo bene a Sara Errani, sconfitta piuttosto nettamente dalla giapponese Naomi Osaka. E' bastata poco più di un'ora per sigillare il 6-1 6-3 finale. Sarita ha vinto il primo game, poi ha perso dieci dei successivi undici giochi che hanno sigillato un brutto risultato. Per fortuna adesso arriva la terra battuta...

Le difficoltà della Next Generation

Le difficoltà della Next Generation

Il tennis è disperatamente a caccia degli eredi di Federer, Nadal e Djokovic. La campagna “Next Generation” ha mischiato 14 nomi di vario genere, ma soltanto 2-3 sembrano avere stimmate importanti. Certo, “New Balls Please del 2001” era un'altra cosa...  

La Pasqua di Asics

La Pasqua di Asics

IL CASO - Tennis Warehouse Europe esce con un’offerta shock sulle due scarpe top del mercato, reperibili a meno di 100 euro e con un risparmio enorme rispetto alle offerte tradizionali. Una manna per gli appassionati. Ma per i negozianti italiani?  

The social week / 38

The social week / 38

Dal sindacalista Stakhovsky alla carica mattutina di Dustin Brown direttamente dalla Giamaica, il poeta Chela, Fritz laureato senza diploma, il super coach di Mathieu, una transportation speciale e tanto altro. Il meglio della scorsa settimana in dieci colpi… social.

Kafelnikov: "Avete spinto mia figlia all'anoressia"

Momento difficile per Yevgeny Kafelnikov. L'ex numero 1 ATP, vincitore di Roland Garros e Australian Open, è preoccupato per le condizioni di salute della figlia Aleysa. A suo dire, è caduta nel vortice dell'anoressia e la colpa sarebbe soprattutto degli oltre 200.000 follower su Instagram, che l'avrebbero spinta a perdere peso. La ragazza ha 17 anni e ha intrapreso la carriera di modella dopo che l'anno scorso aveva postato un video in cui rimaneva in intimo. "L'anno scorso pesava 52 kg e io ero contento perché iniziava a sembrare una donna. E adesso che succede? Io sono contrario a una repentina perdita di perso, ma lei non mi ascolta. Tra i suoi followers c'è gente di 14 anni che non ha cervello e le chiedere di dimagrire. Non dovrebbe ascoltare questi idioti".

John Tomic attacca ancora Tennis Australia!

Ennesima polemica firmata John Tomic. Il papà-orco di Bernard, ormai fuori dalla carriera di "Bernie", oggi si occupa della figlia minore Sara e ha lanciato un'invettiva contro Tennis Australia, prendendo di mira Pat Rafter, Craig Tiley e Steve Healy. Papà John auspica un'investigazione per capire dove finiscono i soldi della federazione, soprattutto quelli che dovrebbero essere destinati alle giovani promesse. "La faccenda non riguarda solo Sara, ma anche molte altre famiglie - ha detto Tomic Senior - Tennis Australia è un'organizzazione discriminatoria e non corretta. Le risorse non vengono distribuite in modo corretto. Dove sono i soldi di Sara? La federazione non funziona perché l'Australia ha appena quattro top-200 WTA e due di loro vengono dall'estero. Non fanno niente, si limitano a spendere soldi in giro per il mondo. Invece avremmo bisogno di qualcuno indipendente e onesto". Tennis Australia ha scelto di non replicare. In questo momento, Sara Tomic è numero 404 WTA. 

Ampliamento Roland Garros: c'è un altro rinvio!

Nuovo capitolo sull'eterna battaglia legale che dovrebbe portare a un ampliamento del Roland Garros: il Tribunale Amministrativo di Parigi ha bloccato la costruzione di un nuovo campo. L'impianto sarebbe in grado di contenere 5.000 spettatori ed è uno dei pilastri del progetto della federtennis francese, ma gli ambientalisti ritengono che le novità strutturali non devono toccare le adiacenti serre d'Auteil, spazio creato nel 1897 e considerate un monumento naturale. Il pronunciamento arriva dopo quello dello scorso dicembre, quando fu disposto lo stop ai lavori in attesa di un ampliamento del recinto. La FFT sostiene che la serre non saranno distrutte, e anzi ha criticato gli oppositori e i loro progetti che si sono rivelati "falsi" dal punto di vista operativo, ambientale e legale. "La FFT si rammarica profondamente del fatto che la necessaria modernizzazione dell'impianto sia bloccata da chi non capisce che si tratta di un progetto fondamentale per il futuro del torneo, del tennis francese e per l'immagine del Paese". 

Bucarest dirà addio: chance per l'Italia?

Bucarest dirà addio: chance per l'Italia?

Quella di aprile sarà l'ultima edizione del torneo rumeno, nato addirittura nel 1993. Il centrale non è a norma e Ion Tiriac non ha avuto l'ok per costruirne uno nuovo. Si giocherà su due campi ausiliari, poi la licenza sarà messa in vendita. Occasione per l'Italia?  

Serena cede un set alla McHale, ma si salva

Inizia con qualche difficoltà l'avventura di Serena Williams al Premier Mandatory di Miami. La numero 1 WTA ha avuto bisogno di tre set per battere la connazionale Christina McHale. Dopo un inizio tranquillo (5-1 e poi 6-3), la Williams è entrata in lotta e ha ceduto il secondo set prima di imporsi col punteggio di 6-3 5-7 6-2. "A un certo punto lei ha iniziato a giocare bene, come non le era mai capitato prima - ha detto Serena - mentre io ho fatto qualche errore di troppo. Ma poi mi sono rimessa in sesto". Alla McHale, tuttavia, è mancata la cattiveria necessaria per fare match pari, forse perché Serena è uno dei suoi idoli ed era contenta anche solo di affrontarla. Forte di 13 ace (ma anche 43 errori gratuiti), la n.1 ha intascato il terzo set e ha conquistato la 19esima vittoria di fila a Miami, laddove si è già imposta per otto volte.

Federer e il bagnetto delle gemelle

Federer e il bagnetto delle gemelle

A 57 giorni dall'ultima apparizione, torna Roger Federer. Lo svizzero ha raccontato l'incidente al ginocchio. “E' avvenuto mentre stavo preparando il bagnetto per le gemelle. Un movimento che avrò fatto un milione di volte. Però il recupero è stato perfetto”.  

Gli obiettivi dorati della ragazza qualunque

Gli obiettivi dorati della ragazza qualunque

La diciottenne Daria Kasatkina cresce a passi da gigante: meno di un anno fa giocava i tornei ITF, coi quarti a Indian Wells è entrata fra le prime 40. Punta a traguardi importantissimi, ma da raggiungere coi piedi per terra. E imparando solo dal circuito maschile.

Arrestato il coach di Haase. Capo d'accusa: omicidio

Incredibile ma vero: nella mattinata di giovedì, la polizia olandese ha arrestato Mark De Jong, coach del tennista olandese Robin Haase. Quest'ultimo è accusato dell'omicidio dell'uomo d'affari Koen Everink, appassionato di tennis e al fianco di Haase nella recente trasferta in Australia. Secondo un portavoce della polizia, De Jong era già nella lista dei sospettati ma adesso sarebbero arrivate prove importanti. De Jong lavora con Haase da fine 2014 e l'arresto è stato effettuato al suo ritorno in Olanda dalla trasferta a Miami, dove Haase si è ritirato per un problema al ginocchio. L'omicidio è avvenuto per accoltellamento nella notte tra giovedì 3 e venerdì 4 marzo. Raggiunto dal Telegraaf, il n.1 olandese ha detto di essere "scioccato" dall'episodio. "Non posso dire altro. Everink era una buona persona, molto gentile, si potevano dire solo cose buone su di lui". 

Meldonium: mesi per far scomparire ogni traccia?

In attesa di sapere gli sviluppi del caso Sharapova, il produttore del Meldonium, l'azienda lèttone Grindeks, ha fatto sapere che potrebbero essere necessari diversi mesi affinché le tracce del prodotto scompaiano dal corpo di chi lo utilizza. "Dipende da una serie di fattori tra cui le dosi, la durata del trattamento e la reazione del corpo del consumatore". Nel frattempo il Mildronate, prodotto specifico utilizzato dalla Sharapova, ha fatto registrato un clamoroso aumento di vendite anche grazie al commercio via internet che ha utilizzato il nome della russa come improvvisato testimonial. Intanto è salito a oltre 100 il numero degli atleti risultati positivi alla sostanza nel 2016, quasi tutti atleti russi. 

Miami: Seppi OK, adesso sfida il tabù Dolgopolov

Il primo squillo azzurro al Masters 1000 di Miami arriva grazie ad Andreas Seppi. L'altoatesino ha battuto per la seconda volta in pochi giorni Donald Young, sconfitto anche a Indian Wells. in Florida è andata anche meglio, con un rapido 6-3 6-1 maturato in poco più di un'ora. Andreas ha rischiato qualcosa in avvio, quando ha dovuto cancellare una palla break sul 2-3 nel primo set. Da quel momento infilava un parziale di 10 giochi a 1 che lo spediva al secondo turno, dove se la vedrà con Alexandr Dolgopolov (n.29 ATP). Non è un match facile, anche in virtù dei precedenti che vedono l'ucraino avanti 4-0. Ce n'è uno anche a Miami, nel 2011, quando Seppi si ritirò in svantaggio 6-1 5-3. L'ultimo scontro diretto risale a dieci mesi fa a Madrid: vinse l'ucraino al termine di una lunga battaglia. 

Notti insonni e risvegli gioiosi

Notti insonni e risvegli gioiosi

Arrivano dalla Moldavia i verdetti sul futuro di Aljaz Bedene e Daria Gavrilova. Il primo non potrà giocare per la Gran Bretagna nonostante una nottata trascorsa su Skype. “Ma non voglio che finisca qui”. Ride la Gavrilova: l'ITF fa un'eccezione e potrà giocare per l'Australia.  

Caso Cecchinato: il processo inizierà il 9 aprile

A margine dell'ultima udienza Bracciali-Starace, abbiamo appreso la data d'inizio del processo sportivo a carico di Marco Cecchinato. Il siciliano è indagato per la sconfitta contro il polacco Kamil Majchrzak al challenger di Mohammedia, lo scorso ottobre. L'ipotesi della Procura è che il match non si sia svolto in modo regolare, poiché dalla sconfitta di Cecchinato qualcuno ci avrebbe guadagnato grazie al betting. Oltre a "Ceck", il medesimo sospetto (violazione degli articoli 1 e 10 del Regolamento di Giustizia FIT) verte su Riccardo Accardi, 22enne siciliano residente in Lombardia e classificato 3.4. La prima udienza dinnanzi al Tribunale Federale si terrà sabato 9 aprile. In teoria, quel giorno Marco dovrebbe fare il suo esordio nelle qualificazioni del Masters 1000 di Monte Carlo. (Ri. Bi.)

Bolelli subito KO a Miami: vince Taylor Fritz

Si pensava che il riposo dopo la Davis ci avrebbe consegnato un Simone Bolelli in gran spolvero, invece il bolognese è stato eliminato al primo turno del Miami Open. Il "Bole" ha ceduto con un netto 6-4 6-2 al baby americano Taylor Fritz, il più giovane tra i top-100 ATP. Non c'è stata storia: Simone ha perso il servizio già al primo game e ha rischiato un passivo ancora più pesante, poiché Fritz si era trovato 0-40 sul 3-1 in suo favore e servizio Bolelli. Nel secondo, Simone teneva i primi due turni di servizio ma poi subiva un parziale di cinque giochi che lo condannava dopo appena 71 minuti. Miami non porta troppa fortuna a Simone, che tre anni fa si ruppe il polso proprio in questo torneo. La sua avventura a Crandon Park proseguirà con il doppio: insieme ad Andreas Seppi, sfiderà Nadal-Verdasco nella tarda serata italiana di giovedì.  

TennisBest Podcast - 24 marzo 2016

TennisBest Podcast - 24 marzo 2016

E' stato Vanni Gibertini a porre a Raymond Moore la domanda fatale, da cui sono scaturite le frasi che hanno portato alle dimissioni l'ex direttore di Indian Wells. Al di là delle conseguenze, aveva ragione? Quale futuro avrà il tennis tra uomini, donne e calendari?

Cambio nazionalità: piange Aljaz Bedene, ride la Gavrilova

Aljaz Bedene ha perso la causa d'appello con cui aveva chiesto l'eleggibilità per il team britannico di Coppa Davis. Il comitato dell'ITF, riunitosi a Miami, ha ritenuto che Bedene non rispetta i requisiti di eleggibilità. 26 anni, numero 57 ATP, è nato in Slovenia e l'ha rappresentata tre volte in Coppa Davis prima di prendere la cittadinanza britannica. Tali presenze gli precludono di giocare: lo scorso anno è entrata in vigore una norma che impedisce ai giocatori di rappresentare un paese dopo aver già giocato per un altro. Bedene, che ha incassato la solidarietà di Michael Downey, amministratore delegato LTA, ha detto: "Sono triste. Adesso dovrò valutare la mia situazione prima di decidere i passi da percorrere in futuro". Stessa decisione per Maxim Dubarenco, moldavo che voleva giocare per la Bielorussia, mentre è stata fatta un'eccezione per Daria Gavrilova: la russa ha ottenuto la cittadinanza australiana e potrà rappresentare il suo nuovo paese sia in Fed Cup che alle Olimpiadi. 

Serena Williams: "Non toglietemi il Miami Open"

In un editoriale apparso sul New York Times, Serena Williams ha chiesto che il Miami Open possa apportare i miglioramenti strutturali che gli permettano di sopravvivere. Nonostante sia stato approvato un investimento di 50 milioni e un referendum popolare abbia dato esito positivo, i piani sono bloccati a causa di una famiglia del posto (i Matheson) che ha ancora potere decisionale sul luogo. Senza l'autorizzazione, il torneo rischia di traslocare. Serena ha trascorso buona parte della giovinezza in Florida e ha detto di aver assistito al torneo sin da piccola. "Prima del 1985 gli unici tornei combined erano gli Slam, ma nella sua edizione inaugurale il Miami Open ha rotto tale convenzione e ha ospitato sia uomini che donne, peraltro offrendo lo stesso montepremi sin dalla prima edizione". Un tempo era considerato il Quinto Slam, oggi è stato certamente superato da Indian Wells, ma Serena continua a vederlo come il torneo di casa. "Lasciare Miami sarebbe un duro colpo per lo sport, la città e la sottoscritta - ha scritto Serena - il torneo possiede alcune unicità e spero che si possa lavorare insieme per migliorare la situazione e garantirne la sopravvivenza". 

Azarenka: "Più forte ora di quando ero numero 1 WTA"

La recente vittoria a Indian Wells ha esaltato Victoria Azarenka. Parlando con il sito WTA, la bielorussa ha spiegato le grandi sensazioni di questi giorni. "Sono molto felice di poter fare quello che voglio sul campo da tennis. Mi muovo nel modo in cui desidero e vedo i miglioramenti nel mio gioco. La cosa mi esalta, mi motiva e vedo che funziona contro le più forti". Funziona talmente bene che le ha permesso di battere Serena Williams. Nonostante tutto, la bielorussa è convinta di avere ancora margini di miglioramento. "Sapere di poter crescere ancora mi esalta. Mi aiuta a svegliarmi ogni mattina e continuare così. In questo momento non c'è altro che io voglia fare, voglio darmi la chance di inseguire i miei sogni". Le manca un exploit Slam da parecchio, ma ritiene di essere più forte oggi rispetto a quando era numero 1 WTA, anche grazie a un nuovo team che comprende coach Wim Fissette, lo sparring Sascha Bajin (ex di Serena Williams) e un nuovo fisioterapista. "Trovo un modo per vincere anche quando le cose non funzionano - ha concluso - ho migliorato il servizio, sto meglio sl piano mentale e il mio team non si pone limiti. Questo è molto importante, perché così sono perennemente circondata da energie positive". 

Miami Open: subito fuori Schiavone e Knapp

Inizia male, almeno per i colori azzurri, il Miami Open 2016. Dopo l'eliminazione di Camila Giorgi, l'Italia perde anche Francesca Schiavone e Karin Knapp. La milanese, brava a passare le qualificazioni, si è arresa all'americana (di origine ecuadoriana) Irina Falconi col punteggio di 7-5 6-1. L'impressione è che Francesca abbia patito le fatiche del tabellone preliminare. Brava a recuperare da 2-5 a 5-5 nel primo set, perdeva otto degli ultimi nove game e lasciava strada alla Falconi. Nulla da fare per Karin Knapp, battuta piuttosto nettamente da Yanina Wickmayer. Il match non ha avuto storia, con un netto 6-2 6-1 a favore della belga. La notizia più importante, tuttavia, è il ritorno alle competizioni di Karin dopo uno stop di 6 mesi per l'ennesimo infortunio al ginocchio. A Miami ci restano soltanto Roberta Vinci e Sara Errani, entrambe ammesse di diritto al secondo turno. 

FIT-UISP: i dettagli della fumata bianca

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Un protocollo d'intesa ha messo fine alla polemica a distanza tra FIT e UISP. L'accordo, siglato da Binaghi e Manco, cancella tutte le sanzioni ed elimina le sovrattasse per chi si tessera e fa attività UISP, ma sembra favorevole alla federazione.  

Murray-Stakhovsky, il duello è su Twitter

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Piccante scambio di vedute a suon di cinguettii fra Andy Murray e Sergiy Stakhovsky. Il tema? Ovviamente la parità di montepremi. Lo scozzese la appoggia, l’ucraino la respinge e ne fa una questione di business. Ma la conversazione vira rapidamente sugli sfottò.

Miami Open 2016 in TV

Miami Open 2016 in TV

La capitana della Fed Cup tedesca, Barbara Rittner, si è lamentata del disinteresse della TV pubblica per il tennis. La replica del responsabile sport di ARD. Arriva Miami, con la ripresa TV di ben 194 partite. Grande copertura su Sky e SuperTennis.  

Un anno e mezzo racchiuso in quattro ore

Un anno e mezzo racchiuso in quattro ore

BRACCIALI – STARACE: E' bastata un'udienza per esaurire il quarto (!) processo su questa eterna vicenda. Accusa e difesa hanno ribadito le proprie posizioni. Nessun elemento nuovo, salvo la richiesta di rinvio a giudizio di Di Martino. Vi raccontiamo la vera storia, ben più complessa delle semplici intercettazioni pubblicate dai quotidiani.  

Delusione Giorgi a Miami: cede in due set alla Brengle

La sconfitta di misura a Indian Wells contro Ana Ivanovic aveva lasciato un po’ di amaro in bocca ma anche qualche segnale incoraggiante, invece Camila Giorgi non ha saputo confermarsi. L’azzurra saluta il Premier Mandatory di Miami già nella prima giornata, sconfitta 6-4 6-3 dalla statunitense Madison Brengle, venticinquenne numero 60 della classifica mondiale. L’incontro non è stato visibile in tv per l’assenza della produzione televisiva nella prima giornata, ma da Miami riferiscono di una Giorgi particolarmente fallosa, che ha così sprecato quello che alla vigilia pareva un buonissimo tabellone. Avesse superato il primo turno, infatti, sulla sua strada avrebbe incrociato Anna Karolina Schmiedlova, indubbiamente una delle teste di serie più abbordabili dell’intero tabellone.

Miami: si qualifica la Schiavone, fuori Arnaboldi

Francesca Schiavone c’è. Dopo aver esordito ai microfoni di Sky Sport per il commento del Masters 1000 di Indian Wells, la “leonessa” è partita alla volta di Miami, dove con due convincenti vittorie si è guadagnata l’accesso nel tabellone principale. Lunedì ha sconfitto per 5-7 6-0 6-2 la cinese Han Xinyun, mentre all’indomani ha battuto per 6-2 6-4 l’ex numero 21 WTA Sorana Cirstea, centrando meritatamente la qualificazione. In virtù dei bye assegnati alle teste di serie, l’azzurra non potrà incrociare nessuna delle prime 32 favorite, segno che anche il prossimo match potrebbe essere fattibile. Ha mancato il main draw, invece, Andrea Arnaboldi, unico azzurro al turno decisivo delle “quali” maschili. Dopo la bella vittoria all’esordio nel derby con Luca Vanni, battuto con un facile 6-3 6-2, il canturino si è arreso con il punteggio di 7-6 6-2 al tedesco Benjamin Becker, mancando un vantaggio di 4-1 nel primo set.