METODI NON CONVENZIONALI
Chi è già passato “sotto le mani” di Knowles ha raccontato che il suo programma si basa soprattutto su metodi non convenzionali, che possono variare da atleta ad atleta, in base alle esigenze di ognuno. Per esempio, con Sam Bradford, quarterback degli Arizona Cardinals (football americano) che si è allenato nella sua palestra per recuperare da un’operazione al ginocchio, un giorno Knowles ha giocato a badminton, per obbligarlo a saltare in continuazione, correre e svolgere ripetuti cambi di direzione. Secondo la stampa britannica, proprio l’aiuto di Knowles sarebbe servito a ridare entusiasmo a Murray, un po’ scoraggiato quando si è accorto che il rientro in campo è stato decisamente più complicato del previsto, con appena una dozzina di partite giocate in tutto l’anno, e tanta fatica per vincere incontri che solo qualche tempo fa avrebbe portato a casa col minimo sforzo. Tuttavia, con l’aiuto ripetuto di Knowles conta di tornare finalmente ai livelli che gli competono già all’inizio del 2019, quando dovrebbe essere uno degli osservati speciali dell’ATP 250 di Brisbane. Oltre al lavoro fisico alla HP Sports, Murray si sta naturalmente allenando anche sul campo da tennis, non senza lasciare il segno. Per esempio, un paio di giorni fa, al termine della loro ora di gioco, quattro signore l’hanno riconosciuto e gli hanno chiesto una foto, come regalo per il compleanno di una di loro. E Murray che ha fatto? Si è offerto per giocare con a loro, e una volta appreso che non c’era alcun campo libero si è fermato per una chiacchierata. Un piccolo gesto che grazie ai social non è passato inosservato.