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Marco Caldara
06 March 2017

“Aga” cambia idea: addio Srixon, riecco Babolat

Il motivo della crisi di risultati di Agnieszka Radwanska? A quanto pare le nuove racchette Srixon, al suo fianco dall’inizio del 2017. Le sole due vittorie negli ultimi due mesi e mezzo hanno spinto la polacca a tornare ai telai Babolat, gli stessi che l’hanno portata fino al numero 2 WTA.
Eccetto alcuni rari casi, i professionisti non amano affatto cambiare racchetta. Basta guardare i migliori giocatori del mondo: è vero che sono legati alle aziende da contratti milionari, ma c’è da scommettere che se non si trovassero più a proprio agio con un telaio, non si farebbero troppi problemi a passare ad altri brand. Problemi che non si è posta a fine 2016 Agnieszka Radwanska, che ha mollato le racchette Babolat – con cui giocava sin da ragazzina – per firmare un contratto con Srixon, azienda giapponese molto nota nel mondo del golf, e che da qualche anno si è lanciata anche nel tennis. A qualcuno i telai giapponesi hanno portato fortuna, vedi il sudafricano Kevin Anderson, accompagnato fino ai quarti di finale dello Us Open e all’ingresso nella Top-10 del ranking Atp, prima che un infortunio gli facesse perdere parecchio terreno, mentre alla polacca è andata decisamente meno bene. La sua stagione è iniziata bene, con i quarti a Shenzhen e la finale a Sydney, ma poi la tennista di Cracovia ha raccolto pochissimo, vincendo solamente due incontri fra Australian Open, Doha e Dubai.
Un calo di rendimento che l’ha spinta a cercare delle risposte, trovate – a quanto pare – proprio nella racchetta, come molti addetti ai lavori sospettavano già da un po’. Un paio di foto pubblicate domenica dagli account social del Bnp Paribas Open di Indian Wells non lasciano dubbi: la polacca – che proprio oggi festeggia 28 anni – si sta allenando negli Stati Uniti con la stessa Babolat Pure Drive Lite (versione più leggera del telaio più famoso al mondo) abbandonata a fine 2016, segno che la parentesi con Srixon è già terminata, probabilmente risolta con il pagamento di una onerosa penale. A partire dal Mandatory californiano, dunque, attendiamoci una Radwanska di nuovo competitiva ad altissimi livelli, sempre che l’involuzione vista nelle ultime settimane sia realmente legata soltanto solo al cambio di telaio. La certezza è che Srixon perde la sua testimonial principale, rimanendo con cinque giocatori fra ATP e WTA: Anderson, Vesely (l’altra new entry del 2017), Nara, Doi e Putintseva.
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