Nel cuore dell'ultima notte trascorsa in Giappone, Corrado Barazzutti e i suoi ragazzi non hanno potuto seguire la terza giornata del weekend di Albertville, da cui sarebbe scaturita la prossima avversaria dell'Italia. Vien da domandarsi per chi avrebbero fatto il tifo, durante il match tra Adrian Mannarino e Robin Haase. Probabilmente per l'olandese, perché un eventuale successo dei tulipani ci avrebbe regalato un impegno ben più agevole. Invece, i prossimi 6-8 aprile, l'Italia ospiterà la Francia in un match che manca da 22 anni, dalla semifinale di Nantes 1996, quando i galletti guidati da Yannick Noah rimontarono uno svantaggio di 0-2. Ma stavolta si giocherà in casa, a Genova, allo Stadio Beppe Croce di Valletta Cambiaso. Partiremo sfavoriti, ma non troppo. Nella località dove si sono svolte le Olimpiadi invernali del 1992 (e dove hanno riacceso la fiaccola olimpica per l'intero weekend), l'eroe è stato uno dei francesi meno accreditati. Adrian Mannarino aveva perso venerdì contro Thiemo De Bakker (n.369 ATP), ma ha incassato la fiducia di Noah e lo ha ripagato con una vittoria tribolata – e per questo più dolce – contro Robin Haase. L'olandese ha dato tutto, cercando di gettare il cuore oltre una condizione fisica così così, ma alla fine si è arreso col punteggio di 4-6 7-6 7-5 6-7 7-5. Non c'è stato bisogno, dunque, che Richard Gasquet scendesse in campo contro De Bakker. Solo abbracci e festeggiamenti per un team francese un po' rabberciato, senza Tsonga, Pouille e Monfils. Proprio quest'ultimo, forse il miglior terraiolo del team, dovrà essere recuperato in vista della sfida di Genova. Contro l'Olanda non è stato facile, visto che un paio di match si sono chiusi al fotofinish. Qualche punto andato diversamente, e gli “orange” avrebbero potuto raccontare una storia diversa. “Le emozioni di questa partita sono state ben diverse rispetto a quelle che si vivono nel tour – ha detto Mannarino – il sostegno dei miei compagni mi ha dato la forza di combattere punto dopo punto, a prescindere dal punteggio. Forse sono stato un po' fortunato nel chiudere 7-5 al quinto, ma sono felice di aver vissuto questo momento”.