A parte la vicenda agonistica, le Next Gen ATP Finals 2018 presenteranno un'interessante novità: non soltanto il porta asciugamani per i giocatori, i quali dovranno lasciare in pace i raccattapalle, ma anche una specie di VAR applicato al tennis. Grazie all'introduzione di Hawk Eye, il nostro sport è stato il primo a sdoganare la tecnologia. Tra l'altro, proprio le Next Gen Finals hanno fatto un passo in più con l'introduzione di Hawk Eye Live: niente giudici di linea, ma una voce elettronica in grado di chiamare out la palla in tempo reale, senza la necessità che i giocatori siano costretti a chiedere la verifica. A Rho, il sistema elettronico consentirà di valutare altri casi limite che sono a discrezione del giudice di sedia. Si tratta di situazioni marginali, ma che renderanno ancora più regolare il gioco. In ordine sparso: doppio rimbalzo, doppio tocco, invasione di campo (l'equivalente tennistico del fuorigioco) e tocco della rete. Quando l'arbitro effettuerà una chiamata di questo tipo, i giocatori potranno contestarla e verificarla in una specie d VAR tennistico. Per quanto rari, sono casi che possono avere una certa influenza psicologica su una partita. Uno dei casi più recenti risale a Wimbledon, quando Novak Djokovic si è infuriato dopo aver perso un punto contro Kyle Edmund. Le immagini televisive avevano chiaramente mostrato che la smorzata del serbo aveva già rimbalzato due volte per terra.