IMPARARE DALLE SCONFITTE
Peccato, perché il secondo turno contro Pablo Carreno Busta non sarebbe stato proibitivo, viste le attuali condizioni dello spagnolo, unite alla pressione di dover difendere l'ultimo posto buono per Londra. E poi, per Fabio, sarebbe stata l'occasione di prendersi la rivincita della finale di un anno fa a Mosca, mai digerita a fondo. Invece ci sarà il replay del quarto di finale al recente Us Open, vinto dallo spagnolo. Dopo la sua finale ad Anversa, Schwartzman ha ricevuto un tweet di complimenti dal suo compagno di di Davis Guido Pella. “Come ti dico sempre, sei un esempio. Ti aspetto a Vienna”. Avrebbero potuto persino affrontarsi, se Pella non avesse perso da Carreno. A parte questo, Schwartzman è davvero un esempio da seguire: a parte la retorica del “piccoletto” in un tour di giganti, è in grado di fare sempre la cosa giusta. Impressiona la sua capacità di sfruttare i suoi punti forti, come la capacità di trovare gli angoli e costringere l'avversario a giocare sempre una palla in più. Fognini non ha avuto la pazienza necessaria, soprattutto dopo aver vinto un bel secondo set. Si è fatto sorprendere nel primo game del terzo, poi non ha avuto reali chance nei turni di risposta, fino a incassare un altro break al settimo game. La stagione di Fogini volge al termine: a prescindere da come andrà a Parigi Bercy, è da ritenersi positiva. Molti la ricorderanno per la faccenda di New York, con conseguente processo mediatico e disciplinare, ma va così: un episodio negativo rischia di far dimenticare quanto di buono è stato fatto, soprattutto tenendo conto da dove era (ri)partito. Le basi per un buon 2018 ci sono tutte, a patto di imparare – per davvero – da partite come questa.
ATP 500 VIENNA – Primo Turno
Diego Schwartzman (ARG) b. Fabio Fognini (ITA) 6-1 2-6 6-2