EFFICACE IN RISPOSTA
Thiem ha provato a snaturarsi, cercando spesso la via della rete, probabilmente per sorprendere Federer e metterlo sotto pressione. Ma la tattica non è nelle sue corde: troppi errori, anche banali, hanno creato ancora più confusione. Non è un caso che l'ultimo punto della partita sia stata una brutta volèe di dritto, fuori di metri, che ha consegnato a Federer il quarto break e sigillato il punteggio sul 6-2 6-3. Federer ha ritrovato le percentuali “giuste” con il servizio, concedendo appena tre punti quando ha messo la prima palla e raccogliendo il 47% dei punti in risposta. L'austriaco è parso un pesce fuor d'acqua, a disagio con i rimbalzi e la velocità del campo londinese, per nulla adatti alle sue ampie sbracciate. Ma i meriti di Federer sono notevoli: oltre al già citato rovescio in slice, è stato bravissimo risposta. Il kick dell'austriaco è meno efficace indoor, ma ridurre di 20 punti percentuali la resa della prima di Thiem (dal 74,6% stagionale al 56% di questa partita) è un risultato notevole. Adesso Federer si giocherà la qualificazione contro Kevin Anderson. Il sudafricano è quasi matematicamente qualificato, mentre Federer avrà bisogno di una vittoria, e non è detto che basti. Sarà importante il risultato di Thiem-Nishikori. A parte i calcoli, c'è da affrontare un giocatore che lo ha battuto nell'ultimo scontro diretto, il famoso quarto di finale a Wimbledon. Prima di allora, tuttavia, Federer lo aveva sempre battuto in due set. “Kevin sta giocando bene e ha avuto una grande stagione, a Wimbledon ha meritato di vincere ma è bello avere la possibilità di affrontarlo di nuovo nella stessa città. Il primo match è stato negativo, il secondo è andato meglio e adesso devo mantenere questo livello, specie se voglio avere una chance di andare in semifinale”.