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Marco Caldara
05 September 2017

10.000 gratuiti, 2 km di palle, 500 racchette in un solo giorno

Il servizio più veloce del torneo, gli uomini più breakkati delle donne (ma c'è un motivo), il record negativo di Lorenzi, 95 campi da tennis di sole palline, 42.867 punti giocati in sette giorni, il set-point eterno, il record di conferenze stampa, le mani degli incordatori consumate da racchette su racchette, e tanto altro ancora.
Nei tornei del Grande Slam l’interesse vero arriva solamente nella seconda settimana, quando ogni incontro inizia a valere centinaia di punti e svariate migliaia di dollari, e i giocatori rimasti in corsa iniziano a combattere davvero per alzare al cielo il trofeo, ma per chi lavora dietro le quinte il discorso funziona esattamente all’opposto. Col passare dei giorni il numero degli incontri diminuisce, quindi si riduce il lunghissimo elenco di giocatori, coach e accompagnatori da soddisfare, quello delle racchette da incordare, delle auto da mettere a disposizione, dei tubi di palle da consegnare, e la frenesia devastante dei primi giorni lascia spazio a una moderata tranquillità. Da casa è difficile immaginare la mole di lavoro che sta dietro ai quattro tornei più importanti del mondo, del numero di persone impegnate per far sì che Roger Federer possa mangiare ogni giorno ciò che preferisce, o che Rafael Nadal possa trovare sempre gli asciugamani pronti sul campo d’allenamento, o che Kaia Kanepi abbia un auto pronta ad aspettarla quando lascia il suo hotel, o che l’appassionato possa prendere il tablet e trovare i match in diretta da dodici campi diversi, oppure fruire di una valanga di contenuti diversi sul sito del torneo. Fanno fatica a rendersene conto i giocatori, che i Major li vivono da protagonisti, figurarsi gli spettatori, che il dietro le quinte possono solo immaginarlo, fantasticando su cosa si cela nelle zone off-limits del torneo. Per offrire il polso della situazione, lo Us Open ha dato i numeri della prima settimana*. Ecco i più interessanti.

42.867 – I punti giocati da lunedì mattina a domenica sera solamente nei tornei di singolare, maschile e femminile.

10.003 – Il numero degli errori non forzati commessi nei 232 incontri della prima settimana. La media è di 43 gratuiti a partita, circa 21 a giocatore.

8.979 – Il numero di colpi vincenti sparati nei 232 incontri della prima settimana. La media è di 38,7 gratuiti a partita, circa 19 a giocatore.

2.513 – Il numero degli ace serviti nella prima settimana di torneo, fra uomini e donne.

33.480 – Le palle fornite dal “practice desk” ai giocatori, juniores compresi, solamente per le sessioni d’allenamento. Dividendole per tre (i tubi sono da tre, non da quattro come avviene più comunemente), fanno 11.160 tubi, per un totale di 465 scatoloni. Affiancando tutte le palline, si arriverebbe a coprire una distanza di 2,25 chilometri. L’equivalente di quasi 95 campi da tennis.
1.768 – Il numero dei break fatti registrare fra singolare maschile e singolare femminile nei primi sette giorni di torneo. Le cifre sono praticamente identiche: nel tabellone femminile ne sono arrivati 880, nel tabellone maschile otto in più (888). Strano? Solo se ci si dimentica che nel maschile si gioca al meglio dei cinque set, con tanti game in più e tante possibilità in più di perdere il servizio. Nel maschile i set giocati nella prima settimana sono stati 420, nel femminile 278. In proporzione, nel torneo maschile c’è stato circa il 33% di break in meno.

4.384 – Il numero di racchette incordate dall’inizio del torneo dal team di incordatori ufficiali dello Us Open (nota: alcuni giocatori, i superbig per primi, dispongono di servizi privati). Il record è stato registrato domenica 27 agosto, alla vigilia dell’inizio del torneo. In tutto sono state montate 493 incordature. Se si considera che il team di incordatori è composto da 16 persone, fanno circa 30 racchette a testa in un solo giorno. Povere mani!

70 – Il numero di ace serviti da Kevin Anderson nei suoi primi quattro match giocati allo Us Open. Il sudafricano è leader della classifica. In più, l’ex numero 10 del mondo ha perso solamente due volte il servizio, entrambe contro Paolo Lorenzi. Vuol dire che nei primi tre match, contro JC Aragone, Ernests Gulbis e Borna Coric era riuscito a chiudere senza mai cedere la battuta, salvando 14 palle-break.

26 – Il numero di doppi falli commessi da Paolo Lorenzi in quattro incontri. Nessuno come lui.

489 – Le conferenze stampa tenute dai giocatori del tabellone principale, da quelle pre-torneo a quella di Sam Querrey, l’ultima della giornata di domenica. Il record è stato registrato mercoledì: la pioggia del giorno precedente ha aumentato il numero di incontri, e il Bud Collins Media Center ha accolto la cifra-record di 138 conferenze, superando il precedente primato di 131 che apparteneva al Roland Garros di dieci anni fa. Il team radiotelevisivo del torneo ha svolto 84 interviste in campo dopo gli incontri, venticinque dei quali (nel mondo) sono stati commentati dal primo all’ultimo punto.

227 – Il servizio più veloce del torneo, in chilometri orari. L’ha sparato, al primo turno, il rumeno Marius Copil, sconfitto da Jo-Wilfried Tsonga. Dietro di lui, con 223 chilometri all’ora, il terzo Lopez-Kyrgios-Isner. S livello femminile, invece, il servizio più rapido l’ha messo in campo Venus Williams, raggiungendo i 195 chilometri all’ora.
30 – Il maggior numero di palle-break convertite dallo stesso giocatore. Chi? Diego Scwartzman. Non a caso è ai quarti di finale.

19 – I match di cinque set giocati nei primi sette giorni di torneo maschile. Numero piuttosto alto: in media un match su sei è terminato al “decider”.

18 – I tie-break al set decisivo giocati in tutti i tabelloni, dalle qualificazioni ai doppi. Nel singolare maschile un solo match si è deciso al tie-break del quinto: l’ha vinto Radu Albot contro Yen-Hsun Lu, al secondo turno.

39 – Il numero dei colpi dello scambio più lungo della prima settimana. Anzi, degli scambi, visto che è capitato per due volte. La prima nel duello di primo turno fra Nick Kyrgios e John Millman, addirittura nel primo game dell’incontro (sul 30-30), la seconda nel secondo turno fra Borna Coric e Alexander Zverev, sul 3-3 40-40 del terzo set. Fra le donne, invece, il picco per uno scambio è stato di 31 colpi: è stato uno dei set-point salvati da Elina Svitolina a Katerina Siniakova nel tie-break del secondo set del loro duello di primo turno.

1 – L’unico double bagel del torneo. È di marca italiana, visto che l’hanno firmato Fabio Fognini e Simone Bolelli, superando per 6-0 6-0 la coppia americana Paul/Johnson al primo turno del tabellone di doppio. Agli azzurri sono bastati appena 35 minuti: fra i match conclusi è stato il più corto dell’intero torneo.

* Comunemente, per seconda settimana si intende dagli ottavi di finale in poi, quindi la prima termina il sabato. I numeri qui sopra, invece, si riferiscono alla settimana completa (domenica compresa)

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